Ferrini, capitan Bonu suona la carica: testa e lavoro, con il Budoni cerchiamo il riscatto dopo le prime uscite a vuoto

Ferrini, capitan Bonu suona la carica: testa e lavoro, con il Budoni cerchiamo il riscatto dopo le prime uscite a vuoto. Inizio un po’ in chiaro scuro per la Ferrini Cagliari di Franco Giordano. Dopo l’eliminazione al primo turno dalla
Ferrini, capitan Bonu suona la carica: testa e lavoro, con il Budoni cerchiamo il riscatto dopo le prime uscite a vuoto. Inizio un po’ in chiaro scuro per la Ferrini Cagliari di Franco Giordano. Dopo l’eliminazione al primo turno dalla Coppa Italia per mano dell’ottima Kosmoto di mister Cordeddu, ecco arrivare il primo stop all’esordio in campionato. Inizio che sicuramente non intacca le convinzioni del gruppo cagliaritano. Squadra giovane, rivelazione della passata stagione, guidata in campo dal capitano Alessandro Bonu, 12 anni con la stessa maglia, ancor prima Sigma, Selargius e Hellas Verona. Centrocampista centrale, all’occorrenza centrale nei tre di difesa.
<<La partita di domenica era una partita da pareggio>> – racconta il 28enne centrocampista blucerchiato, <<diciamo che nessuna delle due meritava i tre punti. Una volta subito il gol, per una nostra ingenuità, la gara si è messa male e non siamo più riusciti a riprenderla. Primo tempo meglio l’Orrolese, secondo meglio noi. Purtroppo il pari non è arrivato e siamo tornati a casa a mani vuote. Nessun dramma, siamo all’inizio, certo è sempre meglio iniziare con il piede giusto, però si pensa subito alla prossima. Nessun dramma neanche per l’uscita dalla Coppa. Ci vuole testa e lavoro, siamo una squadra più giovane rispetto agli anni scorsi, se vuoi anche con dei giovani davvero ancora più interessanti. Però come sempre starà a noi grandi, prenderci le nostre responsabilità, e mettere i giovani nelle condizioni di crescere e di esprimersi al meglio. Obiettivo stagionale è senza dubbio la salvezza, sappiamo che sarà molto più difficile rispetto all’anno scorso perché ora le squadre ci conoscono e sanno cosa aspettarsi da noi. L’effetto sorpresa della scorsa stagione, quando eravamo all’esordio, è svanito, e ora gli avversari ci aspettano. Prossima partita contro il Budoni, avversario da rispettare perché comunque era in D fino all’anno scorso e si è giocato la qualificazione in Coppa Italia con una corazzata come il Tortolì. Noi abbiamo tanto voglia di fare bene e fare punti dopo queste prime uscite stagionali>>.
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In Sardegna c’è una chiesa bellissima costruita dentro una grotta: dove ci troviamo?

Ciò che rende davvero unica questa chiesa è la sua collocazione: sorge all’interno di una grotta, dove la tradizione narra che un santo trovò rifugio per sette anni, nascondendosi dai persecutori.
Immersa nel silenzio della campagna della Sardegna nord-occidentale, a circa quattro chilometri dal paese di Romana, si trova una chiesa solitaria e suggestiva: San Lussorio. Questo luogo di culto cattolico, che fa parte della parrocchia della Madonna degli Angeli nella diocesi di Alghero-Bosa, ha un valore che va ben oltre il semplice aspetto religioso.
Ciò che rende davvero unica questa chiesa è la sua collocazione: sorge all’interno di una grotta, dove la tradizione narra che San Lussorio trovò rifugio per sette anni, nascondendosi dai persecutori. La struttura attuale comprende un corpo anteriore caratterizzato da un lungo porticato ottocentesco, sorretto da robusti contrafforti che ne accentuano il fascino rustico e solenne.
Ogni 21 agosto, la chiesa diventa il cuore pulsante della vita locale: in quella data si tiene una celebrazione solenne dedicata a San Lussorio, che richiama fedeli e visitatori. Non si tratta solo di un evento religioso, ma di una vera e propria ricorrenza identitaria, che rinsalda i legami della comunità e ne custodisce le radici. San Lussorio è, dunque, un luogo che fonde fede, storia e leggenda, rimanendo un punto di riferimento spirituale e culturale per chi vive nei dintorni.

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