Smart Cityness, il festival dell’innovazione è servito

Presentata stamane al Ghetto degli Ebrei in via Santa Croce, la terza edizione di Smart Cityness 2016, il festival dell’innovazione nei territori e della collaborazione locale che, dopo l’edizione 2015 svoltasi all’ex Vetreria di Pirri, ritorna tra le mura di
Presentata stamane al Ghetto degli Ebrei in via Santa Croce, la terza edizione di Smart Cityness 2016, il festival dell’innovazione nei territori e della collaborazione locale che, dopo l’edizione 2015 svoltasi all’ex Vetreria di Pirri, ritorna tra le mura di Cagliari, in pieno centro storico, nel quartiere Castello. Organizzato e curato da Urban Center, Smart Cityness è un progetto che nasce per promuovere le innovazioni, i progetti e le sperimentazioni virtuose dei territori della Sardegna, con l’obiettivo di creare incontro e interazione tra diversi attori e comparti e di generare sviluppo locale su basi identitarie e di autenticità, creando, al contempo, capitale sociale tra attori territoriali. Si tratta di un festival per i cittadini, imprese, no profit e istituzioni. Tutti sono chiamati ad essere protagonisti per conoscere, per promuoversi e per creare nuove collaborazioni. Tutto ciò avverrà attraverso il coinvolgimento, in momenti laboratoriali e conferenziali, di coloro operatori del settore, istituzioni, imprenditori e semplici cittadini.
<<Smart Cityness ha l’intento di creare connessioni e incontro tra i diversi attori del territorio che troppo spesso non comunicano tra di loro>>, spiega il presidente di Urban Center, Stefano Gregorini , e lo fa avvalendosi della collaborazione di istituzioni, come l’Università di Cagliari, rappresentata dal Prorettore all’innovazione, la professoressa Annalisa Bonfiglio, che sottolinea come <<l’Università aderisce anche quest’anno con forte convinzione al progetto, con la partecipazione dei suoi ricercatori e studenti».
Il focus dell’edizione di quest’anno è incentrato sull’agroalimentare ed enogastronomia , dal titolo “Buoni e crudi: formaggi e birre artigianali in Sardegna” in cui si andranno a scoprire le eccellenze sarde nell’ambito della produzione casearia e birraia. Numerosi sono stati gli interventi di rappresentanti di imprese, istituzioni, ricercatori e realtà del no profit che in pochi minuti hanno presentato i loro progetti.
Tra essi, anche alcune giovani startup, come Veranu, che ha vinto la Startup Battle di Cagliari con il progetto che punta a realizzare un pavimento che genera energia elettrica semplicemente camminandoci sopra. <<La nostra è una vera e propria filosofia: affrontare i problemi in modo intelligente e trovare soluzioni in maniera innovativa – spiega Alessandro Calcagni, CEO del progetto – Contiamo di installare Veranu anche in posti come il Bastione o Piazza Yenne. Il meccanismo della nostra startup più persone ci sono, più si genera energia; più energia uguale meno costi comunali di gestione dell’energia elettrica>>. Un’altra startup presente è IntendiMe, che ha vinto il Contamination Lab 2014 , ideando una placchetta per non udenti in grado di rilevare i suoni all’interno della casa. <<Si tratta di un sistema smart molto semplice>> – dice Alessandra Farris , CEO del progetto – <<partirà probabilmente dal prossimo anno ma stiamo già provando a esportare quest’idea innovativa, che ha iniziato ad avere tanta notorietà grazie anche all’Università di Cagliari”.
Al focus seguirà una “food experience” curata dall’antropologa culturale Alessandra Guidoni con l’intento di “portare il pubblico non solo a mangiare, ma capire il prodotto facendo vivere una vera e propria esperienza culturale, cercando di far immaginare il territorio in cui i prodotti vengono realizzati”. Ospite di questa edizione sarà Mehdi Ben Cheikh, artista e noto gallerista franco-tunisino, che racconterà i due importanti progetti di gallerie d’arte a cielo aperto a Parigi e sull’isola di Djerba.

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