Da martedì 10 maggio 2016, la MEM – Mediateca del Mediterraneo ospita un laboratorio di costumistica teatrale organizzato da UniCa LGBT, con la collaborazione di Ferai Teatro. L’apertura è prevista per le 18,30 nello Spazio cineteca (piano terra) in via Mameli 164 a Cagliari.

L’iniziativa è rivolta a 30 persone desiderose di esprimere la propria creatività e manualità. Non è richiesta loro alcuna competenza tecnica.

Durante il laboratorio i partecipanti avranno anche la possibilità di sviluppare e realizzare nuovi costumi che saranno utilizzati dagli attori del corso di teatro tenuto dai maestri di Ferai alla MEM, per allestire una rappresentazione sabato 18 giugno. Il laboratorio proseguirà nelle giornate di martedì e giovedì 12, 17, 19, 24, 26 e 31 maggio, per concludere venerdì 3 giugno 2016. L’orario è sempre lo stesso: dalle 18,30 alle 20,30.

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Oggi al Poetto si è verificato un episodio gravissimo, denunciato da Corrado Sorrentino, ex nuotatore cagliaritano e consigliere comunale, che ha voluto condividere sui suoi social quanto accaduto per sottolineare non solo la violazione delle regole, ma soprattutto il mancato rispetto verso le persone coinvolte.

“Sono rimasto sconvolto non tanto per la mancanza di rispetto delle norme nautiche, quanto per il mancato rispetto nei confronti di mia figlia e della mia famiglia,” racconta Sorrentino. L’episodio coinvolge un uomo di circa 35 anni, che ha ormeggiato la sua barca, di circa cinque metri, a soli 52 metri dalla costa, come confermato dalla posizione GPS di Sorrentino. “Un gesto non solo pericoloso ma anche sconsiderato, che dimostra poca attenzione e rispetto verso chi frequenta quel tratto di mare,” continua.

A rendere la situazione ancora più grave, come raccontato da Sorrentino, è stata la reazione dell’uomo, che ha tirato in ballo la figlia, la piccola Amelia, morta a 7 anni per una malattia nel 2018: “Da quando gli è morta la figlia questo qua…”. Un riferimento che Sorrentino definisce “lo schifo morale più completo”. “Dopo aver fatto il ‘figo’ per qualche minuto, quando ho estratto il telefono dalla tasca della boa per documentare la situazione, lui ha pensato bene di scappare,” denuncia. “Un vero coniglio, un vigliacco.”