In 7000 saltando sotto la pioggia: buona la prima di Cityfest

Un evento da brividi, in tutti i sensi. Più che il concerto del Primo maggio sembrava quello di Capodanno, tanto era il freddo che soffiava nell’Arena Sant’Elia. Ma nemmeno la pioggia ha scoraggiato i 7000 che ieri notte hanno ballato, saltato e
Un evento da brividi, in tutti i sensi. Più che il concerto del Primo maggio sembrava quello di Capodanno, tanto era il freddo che soffiava nell’Arena Sant’Elia. Ma nemmeno la pioggia ha scoraggiato i 7000 che ieri notte hanno ballato, saltato e cantato sotto il palco del Cityfest.
Non è certo stato un esordio fortunato quello di questa prima edizione dell’iniziativa, che si candida a diventare un appuntamento annuale dedicato alla musica di tanti generi diversi. Un vento fastidiosissimo ha cominciato a soffiare fin dal primo pomeriggio, spettinando i ciuffi dei Pan del diavolo, ma offrendo a Bunna degli Africa Unite la possibilità di creare nuove coreografie roteando i propri dread. Poi ci si è messa pure la pioggia a bagnare le teste dei presenti, poco prima che sul palco salisse Marracash. E più tardi, di nuovo, mentre giravano i dischi di Anfisa Letyago.
Ma il pubblico non ha abbandonato lo spazio, anzi: molti hanno optato per arrivare sul posto dopo cena e tutti hanno continuato a farsi trasportare dalla musica fino alle ore piccole.
Soddisfatti gli organizzatori: sebbene si augurassero condizioni climatiche meno avverse, hanno potuto contare su una folla che ha dato fiducia al festival e che adesso non vede l’ora di entrare nel vivo della stagione estiva dei concerti all’aperto.
Ecco il video di uno dei momenti della serata:

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