Masterchef, protagonista della 4° puntata sarà la Sardegna. Appuntamento domani alle 21
canale WhatsApp

La Sardegna perde uno dei protagonisti silenziosi del suo calcio. Stefano Vavoli, ex portiere professionista, è scomparso a Quartu Sant’Elena oggi, 22 dicembre 2025, a pochi giorni dal suo 65° compleanno. Nato a Terracina il 30 dicembre 1960, Vavoli ha legato una parte importante della sua carriera e della sua vita all’Isola, che negli anni è diventata molto più di una semplice tappa sportiva.
Cresciuto nel settore giovanile del Genoa, esordì giovanissimo tra i professionisti: a soli 19 anni difese la porta rossoblù in Serie B, collezionando tre presenze in un momento reso particolare dalle contemporanee assenze dei portieri titolari. Da lì prese avvio un percorso fatto di sacrifici, categorie inferiori e una passione per il calcio che non lo avrebbe mai abbandonato.
Il primo legame con la Sardegna arrivò nelle stagioni successive, quando Vavoli vestì la maglia del Sorso Calcio. Fu proprio l’esperienza nell’Isola a rilanciarne il profilo, tanto da attirare, nell’estate del 1986, l’attenzione del Verona. In Veneto ricoprì il ruolo di secondo portiere alle spalle di Giuliano Giuliani e riuscì a coronare il sogno della Serie A. L’esordio nella massima serie avvenne il 12 ottobre 1986, nella sfida Udinese-Verona terminata 2-2, seguita una settimana dopo dalla gara casalinga contro l’Avellino, ancora una volta chiusa in parità.
Conclusa l’esperienza in Serie A, Vavoli tornò a calcare i campi della Serie C con Massese, Jesi, Turris e Campania. Nel 1992, il fallimento di quest’ultima società lo lasciò svincolato, segnando una nuova svolta nel suo percorso. Dopo un anno di inattività, fu ancora la Sardegna a offrirgli una nuova opportunità: accettò la proposta dell’Iglesias, nel Campionato Nazionale Dilettanti, tornando così su quei campi che sentiva ormai come casa.
Nel 1995 decise di appendere definitivamente i guanti al chiodo, ma non si allontanò dal calcio. Iniziò infatti l’attività di preparatore dei portieri in diverse squadre dilettantistiche sarde, mettendo la propria esperienza al servizio dei giovani e delle realtà locali. La passione, però, lo riportò ancora una volta in campo: a 37 anni tornò a giocare in Prima Categoria con il Muravera, proseguendo poi in Promozione e infine con il Dolianova, ancora in Prima Categoria.
Stefano Vavoli è stato uno dei tanti calciatori che hanno trovato in Sardegna non solo una seconda occasione sportiva, ma una vera e propria dimensione di vita. Un uomo di campo, lontano dai riflettori, che ha lasciato un segno profondo soprattutto nel calcio isolano, fatto di sacrificio, passione e legami autentici. Con la sua scomparsa, il calcio sardo perde una figura discreta ma preziosa, ricordata con rispetto da chi lo ha conosciuto tra pali, campi polverosi e allenamenti quotidiani.