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Una foto bellissima: Gigi Riva alla festa della tosatura a San Nicolò Gerrei.
Una foto bellissima, di quelle che narrano un’epoca e l’affetto incondizionato di un popolo per il suo eroe sportivo, è emersa recentemente, ritraendo Gigi Riva in un momento di autentica gioia e semplicità.
Lo scatto, divenuto virale grazie alla diffusione da parte di un Gruppo Facebook intitolato a Gigi Riva, cattura il campione rossoblù in un contesto del tutto inedito per l’icona del calcio italiano: la festa della tosatura a San Nicolò Gerrei. Siamo nel maggio del 1970, pochissimo tempo dopo l’impresa storica che vide il Cagliari conquistare il suo primo e unico scudetto, un trionfo che segnò per sempre la storia dell’isola e del calcio italiano, inondando la Sardegna di un orgoglio senza precedenti. Riva, Rombo di Tuono, la cui potenza in campo era leggendaria, si mostra qui in una veste profondamente umana e conviviale, circondato da amici e tifosi che in lui vedevano non solo l’attaccante formidabile, ma un vero e proprio sardo d’adozione, parte integrante della loro comunità. L’immagine lo immortala sorridente e felice, partecipe con disinvoltura a una delle tradizioni più radicate della cultura agro-pastorale sarda: in mano, non un pallone, ma uno spiedo, sul quale troneggia un maialetto arrosto, simbolo della convivialità e della gastronomia isolana. Questa foto, oltre a documentare la presenza del fuoriclasse in un piccolo centro dell’entroterra in un periodo così immediatamente successivo alla vittoria del campionato, testimonia la dimensione popolare e l’assoluta normalità con cui Riva viveva il suo rapporto con la Sardegna e i suoi abitanti, lontano dalla retorica patinata del grande calcio. È il ritratto della felicità semplice, meritata, di un campione che sceglie di celebrare il più grande successo della sua carriera abbracciando la quotidianità e le tradizioni della sua gente, in una foto bellissima che è un frammento prezioso della storia non solo sportiva, ma sociale dell’intera regione.