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Nell’area vasta di Cagliari la scuola sembra una piccola Olimpiade: ogni istituto porta in gara le proprie specialità (dal latino ai laboratori, dalla logica matematica alle scienze applicate) e a fine corsa arriva la classifica di Eduscopio a distribuire medaglie.
Quest’anno, tra i licei classici, il Dettori indossa la corona d’alloro: è lui il campione nella preparazione degli studenti per il grande salto all’Università. Subito dopo, come uno storico comprimario, compare il “Vittorio Emanuele II-Convitto Nazionale”, mentre il bronzo va al Motzo di Quartu, con il Siotto appena fuori dal podio ma comunque in forma smagliante.
Negli scientifici il Pacinotti vola più in alto di tutti, seguito dal paritario Don Bosco e dall’Alberti, che conquista un meritato terzo posto. Per le scienze applicate, la sfida è agguerrita: primo il Brotzu, poi ancora l’Alberti e quindi il Michelangelo, che si conferma solido e battagliero.
Nello scientifico sportivo il Convitto taglia il traguardo per primo, con il Michelangelo alle calcagna.
Le Scienze Umane parlano femminile: guida la classifica l’“Eleonora d’Arborea”, seguita dal “De Sanctis-Deledda” e dal Motzo. Anche nella versione economico-sociale l’Eleonora va forte, lasciandosi alle spalle il Motzo.
Tra i linguistici il Pitagora di Selargius piazza un colpo da maestro, superando Alberti e Eleonora d’Arborea. Per chi preferisce l’arte, invece, il migliore è il “Foiso Fois”, con il Brotzu che si prende un elegante secondo posto.
Spostandosi negli istituti tecnici, il Levi di Quartu si prende la vetta nell’indirizzo economico, seguito da Mattei e Atzeni. Nei tecnologici domina l’Agrario di Elmas, tallonato da Giua e De Sanctis-Deledda. Guardando all’occupazione, il Martini primeggia tra i Tecnici Economici, mentre tra i Tecnici Tecnologici è il “Marconi” a vincere, davanti a Mattei e “Scano-Bacaredda”.
Nei professionali, infine, il Gramsci di Monserrato si prende il primo posto nei Servizi, seguito da Azuni e Mattei, mentre nell’Industria e Artigianato la sfida si chiude con il Mattei al primo posto e il Pertini al secondo.
Insomma, una mappa scolastica che somiglia sempre più a un campionato: ogni scuola con la sua specialità, ogni studente con il suo percorso, ogni classifica con le sue sorprese.