Operazione Chemin De Fer a Cagliari: sequestrati beni per oltre un milione di euro ad un trafficante di stupefacenti, 37enne cagliaritano.

Le indagini delle Fiamme Gialle, iniziate nel 2011, hanno passato al setaccio l’intero patrimonio del trafficante cagliaritano, dei suoi parenti e di tutti coloro che lo hanno “agevolato” nel mascherare la titolarità dei suoi beni. Infatti, l’uomo finito nel mirino della Finanza, aveva intestato “fittiziamente” immobili di valore a parenti e prestanome, con risorse finanziarie, però, insufficienti a giustificare le proprietà intestate.

La direzione distrettuale antimafia ha quindi proposto il sequestro al Tribunale di Cagliari, che ha emesso un provvedimento finalizzato alla confisca di denaro contante, conti correnti, titoli di credito, vetture, moto e appartamenti riconducibili al trafficante per 1.200.000 euro.

Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme sarde.

Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha superato le cinquanta primavere è venuta la pelle d’oca, perché questo strumento educativo un tempo era presente in molte case.

Eh sì, perché quando ancora non arrivava S.O.S. Tata a soccorrere mamme moderne sopraffatte da figli moderni, le mamme di un tempo potevano contare su “S.O.S. Zirogna”, appesa dietro la porta della cucina. E quando i figli non ubbidivano entro pochi secondi, la strategia era elementare ma efficace: “La chi pigu sa zirogna”, di solito bastava la minaccia.

Ma così com’erano toste le mamme di un tempo, anche certi figli abituati alle “susse” la zirogna non la temevano più di tanto e così se il figlio l’aveva combinata grossa “Una passara ‘e corpusu” non gliela toglieva nessuno. La Zirogna è il nerbo del bue essiccato e se usato per “zaccare” alla cieca, come si usava allora, fa un male pazzesco. Le mamme di un tempo ne erano consapevoli e la somministravano generosamente…”Surrixeddasa!”