Il padiglione Nervi sarebbe il luogo ideale per la costruzione di un acquario. A stabilirlo, dopo un recente sopralluogo, il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti e l’armatore Giovanni Battista Costa. La struttura, considerata uno dei monumenti storici di Cagliari, venne eretta tra il 1955 e il 1958 nella zona di Su Siccu con la funzione di stoccaggio del sale delle saline di Molentargius.

Il Padiglione è inserito nel Piano di rinascita dell’area portuale e, oltre all’idea della Confcommercio, ci sono state altre proposte sul riutilizzo dell’edificio, come centro di alta ristrutturazione della nautica, come museo o come area per spettacoli.

L’idea più allettante sembrerebbe quella dell’acquario, un’occasione da non farsi sfuggire non solo per la riqualificazione della zona, ma anche perché verrebbe consegnata a Cagliari un’ulteriore attrazione turistica caratteristica delle località che vivono di mare e ne fanno la principale risorsa economica.

Da Palazzo Bacaredda però c’è la propensione a portare avanti il progetto come “Spazio Polivalente porta di Molentargius” anche a causa di alcune proteste da parte degli ambientalisti. Il piano di pre-fattibilità, affidato qualche mese fa a Costa Edutainment, è comunque pronto: si attende il responso di Comune, Autorità Portuale e Soprintendenza.

Trascorrere una semplice giornata al mare al Poetto di Cagliari, un tempo simbolo di inclusione e socialità per tutti, oggi può trasformarsi in un vero e proprio lusso. Secondo un’analisi condotta da Adiconsum Cagliari, una famiglia di quattro persone può arrivare a spendere oltre 100 euro tra parcheggio, ombrelloni, lettini e servizi essenziali.

“È una cifra che rappresenta un ostacolo concreto all’accessibilità di un bene pubblico che, per vocazione e tradizione, dovrebbe restare alla portata di tutti”, denuncia l’associazione dei consumatori.

I rincari più evidenti riguardano il parcheggio, la cui tariffa giornaliera è passata dai 5 euro del 2024 ai 14 euro attuali per una sosta di 10 ore: un incremento del 180%. A questo si aggiungono i costi per i servizi balneari: il noleggio di due ombrelloni e quattro lettini raggiunge una media di 54 euro al giorno.

Completano il quadro altre spese accessorie ma frequenti: docce a pagamento, bottigliette d’acqua, snack e gelati incidono per circa 20-30 euro, mentre una pausa pranzo in uno dei chioschi può comportare un esborso aggiuntivo di 30-40 euro. Il totale per una giornata “standard” si attesta quindi tra i 100 e i 120 euro, senza che vi sia stato, come evidenzia Adiconsum, un miglioramento significativo dell’offerta di servizi rispetto agli anni precedenti.

“Il Poetto è sempre stato il mare di tutti – sottolinea Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari – il luogo dove il direttore di banca faceva il bagno accanto all’operaio. Oggi i costi aumentano, ma i servizi restano invariati. Così si esclude chi non può permetterselo”.

L’associazione chiede trasparenza sulle tariffe, una maggiore attenzione al valore sociale del litorale, regole più chiare nella gestione delle aree pubbliche e un ripensamento complessivo sull’accessibilità del Poetto, per evitare che un luogo simbolo dell’identità cittadina diventi appannaggio di pochi.