Calcio mercato cagliaritano. La corsa a Flumini la vince il Siliqua. Palla resta al Cus Cagliari?

Diego Flumini giocherà nel Siliqua la prossima stagione. L’attaccante cagliaritano inseguito da tante squadre (Ferrini Cagliari, Barisardo, Carloforte, 2000, Tharros e Selargius) alla fine ha scelto il Siliqua di Titti Podda. Andranno al Siliqua anche Atzeni e Frau (ex Narcao).
Diego Flumini giocherà nel Siliqua la prossima stagione. L’attaccante cagliaritano inseguito da tante squadre (Ferrini Cagliari, Barisardo, Carloforte, 2000, Tharros e Selargius) alla fine ha scelto il Siliqua di Titti Podda. Andranno al Siliqua anche Atzeni e Frau (ex Narcao).
Il Selargius di Pierpaolo Piras si aggiudica Marco Mingoia e incassa il no di Tommaso Puddu. Per la porta, dopo Mariano Atzeni, vicino il classe 96 Vacca.
Alessio Ferraro, ex 2000, promesso sposo al Sinnai, potrebbe accettare l’offerta di una formazione di serie D della penisola. Davide Cocco, esterno ex Orione, piace all’Idolo Arzana. Orione che è a rischio iscrizione in Prima categoria, così come il Quartu 2000, la scadenza dei termini per il versamento dell’anticipo dell’iscrizione è prevista nella giornata di domani. Si attendono sviluppi per le due società. Alberto Usai, ex Selargius, passa al Castiadas in corsa per il ripescaggio in serie D. Il centrocampista Giovanni Murgia piace al Girasole del nuovo mister Senes. Daniele Salerno firma con la Baunese. Riccardo Farci è il nuovo mister del Progetto calcio Cagliari: in arrivo Riccardo Congiu, Mario Mameli, Thomas Angius, Davide Pinna e Riccardo Caria.
Il Selargius 91 conferma mister Carboni e tratta gli arrivi di Marco Porru, Francesco Cuccu e Stefano Garin. Il La Palma del ds Ibba piazza l’ennesimo colpo: preso l’esterno offensivo classe 96, Daniele Pillosu.
Potrebbe esserci un colpo di scena per quanto riguarda il portiere Palla: vicinissimo al Vecchio Borgo, il giovane potrebbe decidere di rimanere al Cus. Confermati Zini, Aretino, Saderi e Mura, sicuro il rientro di Dinaro. Il nuovo ds Aristeo Marras è alla caccia di un portiere (Usai e Angioni), un centrale difensivo (Piras) e un attaccante (Serra).
Capitolo Uragano Pirri. La squadra di Chessa affronterà il campionato di Prima. Confermato lo zoccolo duro della passata stagione: dovrebbe restare a far coppia con Corda il bomber Garau (47 gol in due la passata stagione) nonostante le numerose richieste. In arrivo Matteo Santone dal Nuraminis, Francesco Cao dal Monserrato e Davide Mura dai cugini della Gemini.
Emanuele Contu(San Vito), Geppo Cabras (Muravera) e Matteo Mulas(Porto Corallo) vicinissimi al Villasimius. Pino Biancu è il nuovo allenatore del San Vito.
Una roccia di un verde incredibile che si trova, sempre più rara, in Sardegna: sapete di cosa si tratta e dove trovarla?

Un vero e proprio tesoro naturale, tanto ricercato da essere considerato una pietra semi-preziosa perfetta per essere lavorata in botteghe artigiane. Ma di cosa stiamo parlando?
Immaginate di trovarvi di fronte a una roccia che non è solo affascinante dal punto di vista “estetico”, ma che racconta anche la storia millenaria della nostra Terra. Questa pietra, che negli opifici sardi ha trovato la sua massima espressione, sfoggia colori che spaziano dal rosso mattone al verde intenso, passando per sfumature giallastre e, in alcuni casi, perfino nere. Parliamo di una roccia sedimentaria mono-mineralogica, composta quasi interamente da quarzo e arricchita da impurità di ferro che le conferiscono queste tonalità così vivaci. Un vero e proprio tesoro naturale, tanto ricercato da essere considerato una pietra semi-preziosa perfetta per essere lavorata in botteghe artigiane.
E sapete di quale roccia stiamo parlando? Del celebre diaspro verde, una gemma tipica del Monte Arci, un’area che da secoli affascina per la sua ricchezza geologica. Il diaspro si mostra in tutta la sua varietà cromatica, dal rosso al verde, ma non è raro trovarlo in tonalità più inusuali, come il giallo e il nero.
Se siete curiosi di scoprire tutti i segreti di questa roccia e della sua affascinante formazione, dovete assolutamente fare tappa al GeoMuseo MonteArci Stefano Incani. Qui, la storia del diaspro prende vita attraverso racconti di mari scomparsi e spettacolari eruzioni vulcaniche sottomarine. Questo museo, un unicum in Sardegna, racconta la geologia dell’isola e in particolare quella della Marmilla, una zona che custodisce rocce risalenti a ben 24 milioni di anni fa. La passione di Vincenzo Incani ha dato vita a una collezione straordinaria, che comprende fossili di animali marini antichissimi, diorami che riproducono l’attività del vulcano e, naturalmente, una varietà di minerali, tra cui i celeberrimi diaspri, che si sono formati durante le eruzioni del “vecchio vulcano” del Monte Arci. E per chi cerca un’esperienza ancora più straordinaria, non mancate la “sala flù”, dove minerali dai colori fluorescenti vi lasceranno senza parole.

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