Cagliari: il Comune va sui nuovi elenchi unici “PagineBiancheGialle e Tuttocittà”
In distribuzione 205 mila copie per promuovere i servizi sulla tutela ambientale e il decoro in città. Il 43% della popolazione italiana non usa internet. E’ un dato abbastanza rilevante e testimonia il fatto che in Italia e sopratutto in
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In distribuzione 205 mila copie per promuovere i servizi sulla tutela ambientale e il decoro in città.
Il 43% della popolazione italiana non usa internet. E’ un dato abbastanza rilevante e testimonia il fatto che in Italia e sopratutto in Sardegna sono presenti delle fasce deboli che non possono permettersi di aggiornarsi con il mondo esterno tramite tecnologie digitali o semplicemente hanno un età avanzata che non permette loro di essere veloci nella fruizione di notizie su internet. Per tutte queste persone c’è il nuovo elenco unico PagineBiancheGialle e Tuttocittà che verrà distribuito da oggi in tutte le case della zona di Cagliari e hinterland.
E il Comune di Cagliari ha deciso di utilizzare questo capillare strumento informativo per promuovere alcuni servizi dell’amministrazione, come il recupero dei rifiuti domestici ingombranti a domicilio e la gestione delle strade cittadine. I dettagli sono stati illustrati alla stampa questa mattina dall’Assessore alla Pianificazione Strategica e Istituti di Partecipazione del Comune di Cagliari, Barbara Cadeddu, affiancata da Ezio Bertino, Responsabile Relazioni Esterne di SEAT PG.
“Il nuovo elenco unico PagineBiancheGialle – ha spiegato l’Assessore Cadeddu – è uno strumento molto pratico per promuovere gli strumenti utili a tutti, non solo a chi non usa internet. Ne cito due che abbiamo messo da subito in funzione attraverso la collaborazione tra amministrazione e Seat: il primo riguarda il recupero dei rifiuti domestici ingombranti a domicilio e il secondo è il nuovo servizio gestione strade che permettere ai cittadini di segnalare tempestivamente eventuali buche sulle strade e sui marciapiedi e richiedere il pronto intervento delle squadre di manutenzione”.
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45.200 euro del PNRR usati per installare pannelli sulla sua villa di lusso, non sull’azienda: scoperta frode energetica nell’Oristanese

Un'imprenditrice agricola sarda aveva indebitamente percepito 45.200 euro di contributi europei per installare pannelli fotovoltaici non sull'azienda, ma sulla sua residenza di lusso.
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Le Fiamme Gialle oristanesi hanno smascherato una sofisticata frode ai danni dei fondi europei destinati alla transizione energetica nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Una complessa indagine di polizia economico-finanziaria ha portato alla luce un sistema di irregolarità volto all’ottenimento illecito di finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
L’operazione, condotta dai militari del Gruppo di Oristano su input del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma, ha permesso di accertare l’indebita percezione di un contributo PNRR pari a € 45.200,00 da parte di un’imprenditrice agricola.
I finanziamenti in questione, contributi a fondo perduto nell’ambito del programma Next Generation EU, erano destinati a sostenere gli investimenti di imprese attive nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per la realizzazione di impianti fotovoltaici strumentali alla loro attività. Il contributo era riservato a imprese con un volume d’affari superiore a € 7.000,00.
L’impresa individuale, nel periodo d’imposta oggetto del finanziamento, non aveva realizzato il volume d’affari previsto: il suo fatturato era risultato pari a € 0. L’impianto fotovoltaico non era stato installato su un fabbricato aziendale, come richiesto, ma su una lussuosa villa di pregio adibita ad abitazione di residenza.
Al termine dell’operazione, la Guardia di Finanza ha deferito la beneficiaria alla Procura Ordinaria del Tribunale di Oristano e alla Procura Europea per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Contestualmente, la Procura Regionale della Corte dei Conti è stata informata per le valutazioni di competenza sul danno erariale.
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