Cagliari. La Polizia arresta tre scafisti senegalesi e indaga sulla morte del giovane migrante

Le augurano di fare la fine di Michela Murgia: Geppi Cucciari risponde a tono agli hater sui social.
Geppi Cucciari e la sua battaglia senza filtri contro l’odio online.
L’artista di Macomer, da tempo bersaglio di attacchi scomposti e aggressioni verbali da parte degli odiatori della rete, ha deciso di non restare in silenzio e di reagire con determinazione.
Anziché ignorare o cancellare i messaggi intrisi di volgarità e violenza, ha scelto di renderli pubblici, intensificando così la sua attività sui social e mettendo alla gogna, senza mezze misure, i commenti più feroci, accompagnati da nome, cognome e foto degli autori. Una risposta netta e coraggiosa a chi pensa di potersi nascondere dietro uno schermo per offendere impunemente.
Geppi Cucciari e il coraggio di rispondere: quando l’ironia diventa un’arma contro l’odio online. Geppi Cucciari, artista brillante e tagliente, non è nuova agli attacchi degli hater, ma negli ultimi giorni ha deciso di rispondere con ancora più forza e lucidità. In un momento in cui la rete si trasforma spesso in un’arena di odio gratuito, Cucciari ha scelto di reagire mettendo in luce, senza filtri, la violenza verbale che riceve. Lo fa senza vittimismo, ma con la sua arma più potente: l’intelligenza ironica. In appena due giorni ha pubblicato sui social alcuni dei messaggi più volgari indirizzati alla sua persona, accompagnandoli con poche parole cariche di sarcasmo, rendendo visibili nomi, cognomi e persino le foto dei responsabili. Un gesto che non nasce dal desiderio di vendetta, ma dalla volontà di mostrare con chiarezza fino a che punto possa arrivare la bassezza di certi commenti. Non è certo la prima volta che la comica sarda mette alla berlina chi la insulta, ma stavolta il livello degli attacchi ha superato ogni limite.
Uno degli hater ha scritto: «Fai ridere solo gli idioti, testa di ca..o», e Cucciari ha risposto con un secco e tagliente: «Ciao Valerio». Dal profilo del soggetto emerge chiaramente l’appartenenza a un filone di pensiero costantemente impegnato a denigrare la sinistra e ad esaltare Giorgia Meloni. Ma il messaggio più grave è arrivato poco dopo: «Vai a trovare la tua amica Murgia, regalaci un sogno, comunistella da quattro soldi falsi». Un commento disgustoso che allude alla scrittrice Michela Murgia, scomparsa nell’agosto 2023, dopo aver condiviso con coraggio e dignità la sua malattia. A quel punto, la replica di Cucciari è stata glaciale e potente: «L’invito alla morte ancora non era giunto». Parole che gelano, perché mostrano senza possibilità di fraintendimento l’odio che può generarsi in rete nei confronti di una donna libera, pensante, e non allineata. Il clima d’odio, probabilmente, si è intensificato dopo la sua recente partecipazione alla cerimonia dei David di Donatello al Quirinale.
Durante il suo intervento iniziale, rivolgendosi al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, notoriamente vicino alla premier Meloni, Cucciari ha detto: «L’unico i cui discorsi possono essere ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath. E migliorano». Una battuta graffiante che ha sollevato un’ondata di polemiche, fino alla risposta stizzita del ministro in un’intervista con la giornalista sarda Incoronata Boccia: «Alla sinistra sono rimasti solo i comici». E puntuali, sono arrivati anche gli ultrà da tastiera, a fare il resto. Ma Geppi non arretra. La sua ironia resta uno scudo affilato, il suo coraggio un esempio raro, la sua presenza pubblica una risposta netta a chi, col livore, vorrebbe ridurre al silenzio ogni voce dissenziente.