Viale Marconi: centauro si schianta contro una Panda. Ricoverato in gravi condizioni al Brotzu

Grave incidente in viale Marconi poco prima delle 13 di questa mattina a Cagliari. Un centauro, Gianfranco Vacca, proveniente da Quartu si è schiantato contro una Panda all’altezza dell’incorcio con via Meucci. Nell’impatto violentissimo è rimasto gravemente ferito il conducente
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Grave incidente in viale Marconi poco prima delle 13 di questa mattina a Cagliari.
Un centauro, Gianfranco Vacca, proveniente da Quartu si è schiantato contro una Panda all’altezza dell’incorcio con via Meucci. Nell’impatto violentissimo è rimasto gravemente ferito il conducente della moto, trasportato all’ospedale Brotzu. Ferita anche la passeggera che viaggiava nella Panda condotta da un 70 enne di Cagliari, ricoverata all’ospedale Marino. Sul posto la polizia municipale per i rilievi, il traffico è rimasto bloccato per circa un’ora.

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Sardegna, terra stabile ma non “asismica”: ecco perché i terremoti qui sono rari e poco intensi

Ecco cosa protegge la nostra Isola dai grandi sismi (anche se piccoli movimenti sismici continuano a verificarsi): ce lo spiega il geologo Luigi Sanciu
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La Sardegna è spesso considerata un’isola “asismica”. In realtà, pur essendo una delle regioni più stabili d’Italia, non è completamente immune dai terremoti. La sua bassa sismicità è un dato scientifico assodato, ma ha radici geologiche ben precise.
Come spiega il geologo Luigi Sanciu, la differenza della penisola italiana, situata nel punto di collisione tra la placca eurasiatica e quella africana, la Sardegna si trova al centro della placca eurasiatica, lontana dalle grandi linee di compressione che generano i terremoti più devastanti. Questo la rende un blocco continentale stabile, poco soggetto a scosse significative.
Ciò non significa però che l’isola sia “immune”. Secondo i dati messi a disposizione dall’ISPRA, la zona più attiva è la costa nord-orientale, dove si sono registrati i principali sismi dal 2000 a oggi. Si tratta in gran parte di eventi di magnitudo intorno a 3, prodotti da piccole faglie, ossia fratture della crosta terrestre con lievi movimenti delle rocce.
Sono terremoti che spesso non vengono percepiti dalla popolazione e che restano rilevabili solo dagli strumenti, incapaci di provocare danni e soprattutto impossibilitati a generare onde di tsunami, data la loro modestissima energia.
La Sardegna, dunque, resta una terra fortunata: un’isola geologicamente stabile, ma non del tutto “asismica”. Un dettaglio che ricorda come la natura, anche quando sembra silenziosa, continui a vivere e muoversi sotto i nostri piedi.

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