Inizia ad infiammarsi il mercato cagliaritano e ogliastrino. Il Muravera, squadra neopromossa in serie D, si aggiudica Vignati, ex Lanusei, e corteggia Monni, la scorsa stagione al Cus Cagliari. Molto vicino anche il ritorno di Marco Nieddu, su di lui molte squadre. Questo è il segnale di come regni l’incertezza a Tortoli, dove tutto è fermo, come è ferma la situazione a Girasole, dopo l’ottima stagione in Promozione all’esordio assoluto. Il Lanusei di Francesco Loi ha messo gli occhi su Antonio Usai (93) del Selargius; piace anche il giovanissimo Mereu del Villagrande (classe 97). Confermato Figos, si cerca una punta da affiancargli: piace moltissimo Giuseppe Meloni. Confermati anche Angheleddu e i due Floris. Salutano Viani e Placentino, quest’ultimo pare sia vicino al Tonara di mister Floris.

Il Selargius di Paolo Piras, confermato sulla panchina selargina, giocherà in Eccellenza dopo la retrocessione della scorsa annata dalla serie D e conferma Callei, Aramu, Cardia,Atzori, Suelli e Motza. Tornano i giovani Pandori e Monni (piace al Muravera). Nei giorni scorsi si è parlato di una fusione con l’Orione, voci cadute nel nulla. La fusione c’è stata ma tra lo stesso Orione e la scuola calcio Tonio Piras. Sempre per quanto riguarda i selargini, salutano Davide Cocco e Valdes, accostati al Sinnai, neopromossa in Prima. Sulla panchina dovrebbe restare il tecnico Giuseppe Mura. La Ferrini di Giordano pensa a Tomasi del Guspini e al portiere Sanna, mentre Toro è vicinissimo al Samassi. Presi l’attaccante Fabio Argiolas, la scorsa stagione all’Orrolese, e il giovane centrocampista classe 1995 Andrea Sigismondo. Denis Fercia farà da secondo a Bebo Antinori, mister del La Palma.

Il nuovo allenatore della Castor è Alberto Marci, ormai manca solo l’annuncio della società granata. Ancora senza mister il Villagrande dopo l’addio di Cannas, ormai prossimo al matrimonio con il Cannonau Jerzu. La squadra del presidente Usai cerca un difensore e nel frattempo incassa la firma di Boi, mentre attende quella di Giolitti (piace e molto al Barisardo). Proprio i biancoblu salvano la Prima categoria e dopo l’addio di Piras, destinato ad entrare nello staff tecnico di Francesco Loi a Lanusei, affidano la panchina all’allenatore – giocatore Tore Mereu, per recitare un ruolo da protagonista puntando dritti al salto di categoria. Per Mereu si tratta di un ritorno e potrebbe tornare a Barisardo anche il difensore Paolo Piras (ex Jerzu). Per il resto della rosa, confermata in blocco, si cerca qualche ritocco di qualità, soprattutto in attacco dove si insegue Giolitti, promesso sposo dello Jerzu. Lasciano il Cannonau invece Lorrai, Deidda, Bassetto, Salis e Langiu, quest’ultimo vicino al ritorno a Cardedu. Ci sarebbe invece il Colonia Julia su Matteo Corona. Il Cardedu di Roberto Boi conferma Mura, Ferreli , Farinola e Loi: dopo Aresu, preso anche Jurado, difensore ex Tortoli, si cercano almeno due centrocampisti.

L’Idolo è alla ricerca di un attaccante e di un centrocampista centrale, top secret i nomi. Il Cus Cagliari tratta l’attaccante Arippa e cerca un portiere (piacciono Atzeni e Usai), vicinissima la conferma di Mauro Soru sulla panchina degli universitari.

L’Fc Arbatax conferma il bomber Luca Mameli, autentico trascinatore della formazione di Cuccu verso la promozione in Seconda.

Richieste per Flumini(Ferrini Cagliari) Alessio Ferraro(Quartu 2000),Edoardo Murgia(Girasole),Erik Scudu, Langiu, Andrea Pili (Idolo), Insolia (Orione), Simone Monni (Tortoli).

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.