Cina: da tre anni carica sulle spalle il suo amico disabile e lo accompagna a scuola

Questa mattina davanti ai cancelli delle scuole sarde si respirava l’aria tesa e rituale del grande giorno. In molti si sono presentati con largo anticipo, anche mezz’ora prima dell’orario di convocazione. Sono 12.378 gli studenti sardi che oggi stanno affrontando la prima prova dell’esame di maturità, uguale per tutti gli indirizzi, con lo scritto d’italiano. Come ogni anno, la vigilia ha avuto il suo momento di rito: davanti ai cancelli, in molti si sono riuniti per cantare “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, ormai colonna sonora ufficiale del passaggio alla vita adulta.
Per ciò che riguarda il tema nessuna certezza, solo speranze e ipotesi che si dissolvono all’arrivo del plico contenente le prove. Poi la lettura, le fotocopie, le ultime raccomandazioni dei docenti. Dietro le quinte, la macchina organizzativa si è mossa già da giorni. In tutta la Sardegna operano 395 commissioni, ciascuna composta da un presidente, tre commissari esterni e sei docenti interni (tre per ciascuna delle due classi assegnate). In totale sono 1.320 i commissari esterni coinvolti nella regione.
La provincia con il maggior numero di maturandi è Cagliari, con 5.827 studenti, di cui 116 esterni. Seguono Sassari con 3.912 candidati (111 esterni), Nuoro con 1.561 (14 esterni) e Oristano con 1.078 (15 esterni). La distribuzione delle commissioni rispecchia proporzionalmente questi numeri: 186 a Cagliari, 119 a Sassari, 57 a Nuoro e 33 a Oristano. Anche i docenti esterni seguono la stessa ripartizione: 601 a Cagliari, 408 a Sassari, 200 a Nuoro e 111 a Oristano.
Domani si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo scolastico. Intanto, i dati sulla scuola sarda mostrano anche un primato poco incoraggiante: la Sardegna è la regione italiana con la più alta percentuale di bocciature, pari al 7,1%, seguita dalla Liguria (5%), dal Trentino (4,6%), e da Toscana e Umbria (entrambe al 4%).