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La vera storia di Ovidio Marras: la vita del pastore sardo che si ribellò alle società immobiliari per difendere la sua terra.
La storia della battaglia di Ovidio Marras: il pastore sardo che ha difeso la sua terra contro la speculazione, diventando un simbolo di resistenza ai poteri forti.
La storia di Ovidio Marras, pastore originario di Teulada, in Sardegna, si intreccia con un’epopea di resistenza civile che ha catturato l’attenzione di molti, culminando nell’uscita del film “La vita va così”, del regista Riccardo Milani, presentato per la prima volta alla Festa del Cinema di Roma e distribuito nelle sale dal 23 ottobre 2025. La pellicola racconta non solo la vita di Marras, ma anche una battaglia più ampia contro le logiche di profitto che minacciano i luoghi e le tradizioni. Interpretato da Giuseppe Ignazio Loi, il personaggio ispirato a Marras è divenuto un simbolo della lotta per la salvaguardia della propria terra, contrapposta alle incessanti pressioni delle società immobiliari.
Il racconto di Ovidio Marras inizia nei primi anni 2000, periodo in cui i colossi dell’immobiliare iniziano a volgere il loro interesse verso Capo Malfatano, una zona di straordinaria bellezza naturale nel sud della Sardegna. Qui, la S.I.T.A.S., una società dedita allo sviluppo turistico, cerca di acquisire i terreni per realizzare un grande resort di lusso. Nonostante le offerte siano sempre più allettanti, Marras si rifiuta categoricamente di cedere il suo territorio. Le sue scelte non sono guidate unicamente da considerazioni economiche, ma da un profondo legame con la natura e la cultura della sua terra, elementi che per lui rappresentano un patrimonio inestimabile.
Questa determinazione sfocia in una lunga battaglia legale che si protrae per quasi due decenni. Marras diventa il protagonista di un contenzioso che lo vede opporsi a un sistema che tenta di schiacciare le voci più fragili. I documenti giuridici, le udienze e le aspre dichiarazioni diventano parte integrante della sua vita. Con il passare degli anni, la figura di Marras emerge non solo come quella di un semplice pastore, ma come un faro di speranza per coloro che combattendo per la protezione delle proprie terre. La sua frase “La terra non si vende” diventa un mantra ripetuto da chi condivide il suo ideale di resistenza.
Nel 2018, dopo un lungo iter giudiziario, arriva il verdetto del Tribunale di Cagliari: la S.I.T.A.S. viene dichiarata fallita, bloccando definitivamente il progetto del resort. Questo epilogo non segna solo una vittoria personale per Marras, ma rappresenta un significante trionfo per l’intera comunità sarda, che si riconosce nel suo spirito indomabile. La sentenza riaccende speranze e sogni nei cuori di quelli che, come Marras, hanno sempre creduto che il valore intrinseco della terra risieda nella sua integrità e nel legame che gli uomini hanno con essa.
Il film “La vita va così” è riuscito a rendere omaggio a questo eroe sconosciuto, portando sul grande schermo non solo la sua vicenda personale, ma anche il contesto sociale e culturale di una Sardegna che resiste. La scelta di girare in location autentiche, tra le assolate spiagge e le campagne del Sulcis, serve a ricreare un’atmosfera di genuinità e attaccamento alla terra. Le immagini dei paesaggi incontaminati diventano un richiamo alla bellezza da proteggere e preservare, in netto contrasto con la frenesia dello sviluppo urbanistico.
Ovidio Marras non è stato solo un pastore, ma un simbolo di una lotta collettiva, un uomo che ha saputo resistere alle tentazioni del denaro e alle sirene del profitto. La sua storia è un potente richiamo per tutti coloro che si trovano a dover affrontare dilemmi simili e un monito per le società che intendono ignorare le voci locali in nome del progresso. In un’epoca in cui le questioni ambientali e culturali sono sempre più centrali nel dibattito pubblico, l’eredità di Marras assume un significato profondo, trasformandosi in un esempio da seguire. La vita di Ovidio Marras ci insegna che la terra ha un valore che trascende il denaro e che la vera ricchezza risiede nella connessione che gli individui possono avere con il proprio ambiente.
Il suo lascito continua a vivere attraverso le storie di coloro che, ispirati dalla sua tenacia, si battono per il diritto di vivere in armonia con la natura e preservare le proprie tradizioni.