I cani hanno bisogno di annusare il terreno: è il loro modo di tenersi aggiornati sui fatti d’attualità. Il terreno è un gigantesco giornale per cani.

Un gesto antisportivo accende la tensione alla vigilia della sfida scudetto. Oltre 200 tifosi del Napoli hanno disturbato il riposo del Cagliari con cori, petardi e fumogeni sotto l’hotel della squadra sarda.
Una notte di tensione e scintille – letteralmente – ha preceduto l’attesissimo Napoli-Cagliari, ultima e decisiva gara di campionato. A Fuorigrotta, quartiere a ridosso dello stadio Maradona, oltre 200 tifosi partenopei si sono dati appuntamento sotto l’Hotel Esedra, dove alloggia la formazione rossoblù, per mettere in scena una vera e propria “guerriglia acustica”.
Petardi, fuochi d’artificio, fumogeni e cori a squarciagola hanno squarciato il silenzio notturno per ore, nel chiaro intento di disturbare il sonno dei giocatori e dello staff del Cagliari. Un’azione premeditata che, sebbene non abbia causato feriti o scontri, ha alzato il livello di tensione attorno a una partita già carica di aspettative e nervosismo.
Il match di questa sera potrebbe consegnare lo Scudetto al Napoli, e l’atmosfera in città è da giorni elettrica. Tuttavia, l’episodio notturno davanti all’albergo dei sardi rischia di macchiare il clima di festa con una nota di scorrettezza e antisportività che ha fatto storcere il naso anche a parte della tifoseria azzurra.
Le immagini dell’accaduto mostrano una folla compatta e rumorosa, con fuochi che illuminano la facciata dell’hotel e cori che si protraggono ben oltre la mezzanotte. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno monitorato la situazione evitando che degenerasse, ma non sono stati effettuati fermi.
Ora l’attenzione torna al campo, dove si spera che a parlare siano solo il pallone e il talento.