Il protagonista della domenica. Simone Figus, dopo tanta sfortuna ecco i gol per il Talana: “Il calcio è passione”.

Nel derby contro l’Urzulei è andato a segno due volte nel 4-0 del suo Talana, raggiungendo quota sette gol dal suo ritorno al calcio giocato dopo tanta sfortuna e dopo un momento in cui poteva dire basta e invece ha rivoluto
Nel derby contro l’Urzulei è andato a segno due volte nel 4-0 del suo Talana, raggiungendo quota sette gol dal suo ritorno al calcio giocato dopo tanta sfortuna e dopo un momento in cui poteva dire basta e invece ha rivoluto fortemente la rinascita.
Simone Figus, 31 anni attaccante di Villanova, sta vincendo la sua scommessa personale contro la malasorte in questo sport, che in questi ultimi anni lo ha visto più presente in infermeria che in un campo. Due operazioni al ginocchio e una allo scafoide, in una carriera partita dalle giovanili fino all’esordio a 16 anni con mister Staffa a Villagrande. Oltre ai colori biancoblu, ecco le maglie del Sadali, Azzurra 88, Cardedu, Mascalzone, Mandarancio, ancora Villagrande, amatori poi la nuova vita da ottobre nel Talana “made” in Villanova.
“Il calcio è una passione, era troppa la voglia di tornare in campo e dopo tanta costanza, pazienza e lavoro sono tornato a giocare – racconta il centravanti villanovese – e ormai è passato un girone dal mio esordio a novembre con l’Urzulei all’ andata. Domenica era troppo importante vincere. Dopo tre amare sconfitte consecutive, non potevamo steccare in casa con l’ultima in classifica. Onore all’ Urzulei che ha lottato fino alla fine perdendo anche il portiere per infortunio, al quale va il mio più grosso in bocca al lupo”.
“La nostra squadra è giovane come pure l’allenatore” prosegue Figus “Abbiamo sbagliato in diverse partite per inesperienza. Ma sbagliando si impara. Se non mi dovesse ingaggiare il Lanusei (ride) credo che faremo un altro bella stagione qui. Siamo un bel gruppo ma mi vorrei soffermare soprattutto su un giocatore, esempio calcistico da seguire, con il quale ho l’onore di rigiocarci assieme dopo tanti anni: Maurizio Lepori. Per quanto mi riguarda, ho deciso di tornare, oltre alla voglia e all’amore per questo sport, per giocare nel mio paese, nel campo in cui sono cresciuto, giocare con gli amici di sempre e ritrovare lo spirito del vero attaccamento alla maglia. Vorrei fare un grosso in bocca al lupo anche ad Andrea Bonicelli che si è rotto il polso. Sabato a Galtelli sarà importante fare risultato.”

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