Unicità, funzionalità ed eleganza uniti a estro creativo e praticità. Sono questi, insieme all’attenzione per i dettagli e all’amore per la tradizione, i tratti distintivi di Joias, attività di Tortolì gestita con passione dalla giovane imprenditrice Elisabetta Usala che ci parlerà di come è nata la sua attività e dei passi che l’hanno portata a trasformare un’idea in una bellissima realtà commerciale.

Come e quando nasce l’idea di creare un marchio come Joias?

Il progetto Joias nasce una decina di anni fa con l’ideazione del marchio. Nel 2012, completati gli studi al DAMS di Bologna e ritornata in Sardegna, ho registrato il marchio e poi aperto lo show-room a Tortolì. L’idea del progetto è stata di mio padre, da sempre grande appassionato di storia e tradizioni sarde. Grazie ai miei studi umanistici e artistici ho condiviso e completato i suoi progetti.

Cosa offrite ai vostri clienti e quali sono i concetti che il marchio Joias vuole esprimere attraverso le produzioni di artigianato artistico che propone?

Cerchiamo di offrire un’accurata e ampia selezione delle migliori produzioni sarde di artigianato artistico. Condividere la bellezza, la tradizione sarda e innovare sono i concetti che Joias porta con sé. Il nostro intento è quello di portare fuori dalla terra d’origine il meglio dell’artigianato artistico.

Entrando all’interno dello show-room si rimane incantati dalla cura dei dettagli e dalla vasta selezione di oggetti esposti. Cosa offrite ai vostri clienti e cosa gli oggetti selezionati raccontano della vostra terra?

Proponiamo complementi di arredo quali arazzi, tappeti e tovaglie realizzati interamente a mano, ceramiche tradizionali per la tavola, intrecci preziosi in asfodelo e paglia di grano e oggettistica personale come i monili in ceramica, argento e pietre dure, accessori moda in seta e lana colorati con erbe, borse raffinate, pezzi unici funzionali ed eleganti, perfetti da mattina a sera che uniscono estro creativo e praticità. Proponiamo inoltre accessori realizzati in orbace patchwork, velluto e cotone con combinazioni e ricami sempre diversi, pensati per una donna a cui piaccia distinguersi e sentirsi unica e speciale. Una risposta vincente alla moda tiranna che soffoca l’originalità e spinge all’omologazione. Pezzi unici che raccontano di una Sardegna che ricorda storia e tradizioni ma che è anche al passo con i tempi e con le necessità di oggi.

Cosa mettete al primo posto nella scelta delle creazioni da proporre al cliente?

Joias propone un gusto deciso e raffinato, non segue le tendenze ma un’emozione. Quando giriamo per le botteghe artigiane cerchiamo un’emozione, un pezzo originale e funzionale che ci ricordi però la tradizione. E poi Joias firma alcuni accessori moda esclusivi e davvero unici. Per esempio, il berretto in velluto impreziosito da passamanerie e bottoni, modello originale depositato.

Joias racconta la Sardegna, le sue tradizioni e la sua identità. In che modo coniugate questi concetti con la modernità e cosa fate per permettere al resto del mondo di conoscere le vostre proposte?

Siamo al passo coi tempi e il nostro intento è quello di far conoscere l’artigianato artistico anche all’estero. Quindi oltre ad avere un profilo Facebook, un contatto Instagram e Twitter, abbiamo anche il sito istituzionale e lo shop online con traduzione in inglese e tedesco.

Porto Torres, armi e un machete nascosti in auto e in casa: arrestato un 63enne appena sbarcato da Ajaccio.

Un machete con una lama da 36 centimetri, un silenziatore per arma da fuoco, munizioni, componenti per armi e pistole pronte all’uso: è questo il contenuto scoperto dai finanzieri della compagnia di Porto Torres all’interno di un sofisticato doppiofondo nascosto in un’auto appena sbarcata dalla motonave proveniente da Ajaccio.

L’operazione risale al 18 giugno e ha portato all’arresto in flagranza di reato di un cittadino italiano di 63 anni, ora rinchiuso nel carcere di Bancali. L’uomo, alla guida di un veicolo con targa francese, è stato fermato durante i controlli di routine eseguiti nei porti su mezzi e passeggeri in arrivo dalle navi Tirrenia e Grimaldi provenienti da Genova, Barcellona, Civitavecchia e Ajaccio. A insospettire i militari è stato l’atteggiamento del conducente, ritenuto incompatibile con le ragioni dichiarate del viaggio, motivo per cui è stato disposto un controllo più approfondito, anche grazie all’intervento delle unità cinofile. Il fiuto del cane antidroga ha portato alla scoperta del compartimento segreto ricavato nell’abitacolo, al cui interno sono stati rinvenuti il machete, un silenziatore, tre tamburi per rivoltella e diverse munizioni. A quel punto, l’attività investigativa è proseguita con una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, situata nel territorio di competenza della Tenenza di Sanluri, condotta con il supporto di un cash dog della Compagnia Pronto Impiego di Cagliari. Anche in casa, i militari hanno fatto una scoperta inquietante: quattro pistole, una delle quali priva di matricola, due armi lunghe, numerose munizioni pronte all’uso, componenti per l’assemblaggio di armi e la somma in contanti di circa 3.500 euro. “Al termine delle operazioni, il 63enne è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Bancali, a disposizione della Procura della Repubblica di Sassari”, si legge nella nota ufficiale delle Fiamme Gialle, che sottolineano l’importanza dei controlli portuali per contrastare il traffico illecito di armi e garantire la sicurezza del territorio.