Il Tribunale Civile di Cagliari ha condannato l’Arnas Brotzu al pagamento di un risarcimento di oltre 1,1 milioni di euro per un caso di malasanità che ha coinvolto un paziente di 75 anni, deceduto nell’estate del 2021. L’uomo, affetto da un’occlusione intestinale, era stato sottoposto a cinque interventi chirurgici in un breve arco di tempo, ma è morto a causa di complicazioni post-operatorie.
Secondo quanto emerso dalle perizie tecniche disposte dal tribunale, le complicazioni post-operatorie sono state gestite con diagnosi tardive e sono stati commessi errori nelle procedure chirurgiche. Inoltre, il monitoraggio del decorso post-operatorio è stato ritenuto inadeguato, compromettendo in modo irreparabile la possibilità di recupero del paziente. Le carenze nella gestione clinica hanno determinato il decesso in circostanze che, secondo la sentenza, sarebbero state evitabili.
La sentenza emessa nel dicembre scorso ha stabilito un risarcimento complessivo di oltre 1,1 milioni di euro, destinato ai familiari più prossimi della vittima. Il risarcimento tiene conto dei danni materiali e morali sofferti dai parenti, riconoscendo il dolore e il grave sconvolgimento esistenziale causato dalla perdita del congiunto. Il caso rappresenta un esempio significativo dell’importanza di garantire cure mediche adeguate e conformi ai più alti standard di qualità, affinché episodi simili non si ripetano.