“A un passo dalla vita”: intervista all’autore tortoliese Thomas Melis

Meraviglie di Sardegna: la spiaggia di Capo Ferrato, un’oasi di pace e natura.
Capo Ferrato è un’esperienza sensoriale e autentica che si scolpisce nell’anima. Incastonata tra le celebri spiagge del Sarrabus, nel sud-est della Sardegna, questa gemma solitaria si distingue per il suo carattere selvaggio e incontaminato, come se la mano del tempo e dell’uomo l’avessero appena sfiorata.
Qui tutto parla la lingua della natura: il mare, nella sua essenzialità più pura, vibra al ritmo del vento, e il paesaggio sembra custodire con gelosia una bellezza senza tempo. È come trovarsi in una riserva nascosta, protetta, dove il silenzio ha ancora il potere di emozionare.
La scoperta inizia da Monte Ferru, che domina maestosamente il promontorio di Capo Ferrato. Salire fin lassù è un invito a rallentare, a respirare il profumo intenso della macchia mediterranea e ad assaporare ogni passo di un trekking semplice ma ricco di suggestioni. Il sentiero si snoda tra cespugli aromatici, arbusti secolari e scorci antichi abitati già in epoca preistorica, dove affiorano testimonianze straordinarie come ovili di pietra, domus de Janas scavate nella roccia e nuraghi silenziosi che vegliano sul tempo. La cima regala uno dei panorami più emozionanti della regione di Muravera: lo sguardo si perde tra le pieghe infinite del Sarrabus, spaziando dalla rigogliosa foresta del parco dei Sette Fratelli fino al nastro dorato delle spiagge, che si distendono a nord con Colostrai e Feraxi, abbracciate dalle oasi umide, dagli stagni brillanti e dalla storica peschiera, mentre verso sud si apre l’immensità di Costa Rei, in un susseguirsi di dune e mare turchese.
Tra questi due litorali, immensi e vivaci, si interpone come un sigillo di quiete il promontorio di Capo Ferrato, un regno di silenzio proteso nel mare, che custodisce gelosamente le sue bellezze naturali. Dall’alto si distinguono i sentieri che lo attraversano, fili sottili che conducono a luoghi speciali: Porto Pirastu, con le sue acque trasparenti; il faro panoramico, sentinella solitaria affacciata sull’orizzonte; e le scogliere frastagliate che proteggono piccole baie segrete, angoli di paradiso ideali per chi ama lo snorkeling e l’esplorazione marina con maschera e pinne. Bastano pochi passi per lasciarsi alle spalle il mondo e immergersi in un’atmosfera primordiale, dove gli unici suoni sono il frangersi ritmico delle onde e il canto discreto dei grilli. In questi luoghi si avverte una forza particolare, come se l’energia del pianeta affiorasse dalla terra stessa, raccontando di un passato ancora vivo.
Avanzando, sarai circondato dai profumi penetranti delle piante mediterranee che vestono il promontorio con la loro vegetazione fitta e odorosa. Le rocce antichissime, emerse da ere geologiche remote, si mostrano tra i colori dei fiori selvatici e dei cespugli di macchia, creando un contrasto che incanta. Poi, d’improvviso, si aprono alla vista due perle rare: Cala sa Figu e Portu s’Illixi, spiagge isolate, selvagge, struggenti per la loro bellezza intatta. Racchiuse tra scogliere irraggiungibili, si possono raggiungere solo dal mare o con un cammino a piedi, dopo aver lasciato l’auto all’inizio del sentiero che scende tra il verde fino alla sabbia. È un percorso che richiede tempo e un pizzico di impegno, ma ogni passo è ripagato da un’esperienza fuori dagli schemi, lontana da qualsiasi convenzione, immersa in un ambiente marino puro, primitivo, avvolgente. Il promontorio di Capo Ferrato non è solo un luogo da visitare, è un angolo di Sardegna da vivere intensamente, dove la natura accoglie chi la cerca con rispetto, e lo premia con la sua verità più profonda.