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Da Sassari a Roma, un viaggio di speranza e umanità: 24 persone senza fissa dimora incontrano il Papa.
Un gesto di grande umanità e solidarietà ha unito persone provenienti da realtà molto diverse, in un momento di profonda connessione tra il Papa e i poveri di tutto il mondo.
Sono stati 24 uomini e donne senza fissa dimora, provenienti da Sassari, a vivere un’esperienza unica: raggiungere Roma e partecipare, grazie all’impegno della Caritas turritana, a un pranzo speciale con Papa Leone XIV, in occasione della IX Giornata Mondiale dei Poveri.
La visita si è svolta domenica scorsa, e rappresenta un momento di grande significato simbolico e spirituale, che ha coinvolto anche le attività di accoglienza e sostegno della diocesi di Sassari, dove i partecipanti vengono ospitati nell’ostello e nelle case di accoglienza. La decisione di intraprendere questo viaggio non è stata casuale, ma nasce dalla volontà di rafforzare le relazioni e offrire una nuova occasione di incontro oltre alla distribuzione di viveri e beni di prima necessità.. Accompagnati da sei operatori sociali, i 24 partecipanti hanno affrontato il viaggio fino a Roma, dove sono stati accolti con calore nei locali del Vaticano. Lì, hanno assistito all’omelia di Papa Leone XIV, che ha rivolto un messaggio forte e toccante: «Esorto tutti ad ascoltare il grido dei più poveri! Non ci potrà essere pace senza giustizia, e i poveri ce lo ricordano in tanti modi, con il loro migrare e con il loro grido, tante volte soffocato dal mito del benessere e del progresso, che non tiene conto di tutti, anzi dimentica molte creature lasciandole al loro destino».
La partecipazione alla messa e al pranzo con il Papa ha rappresentato un momento di grande intensità, in cui si sono abbattuti muri e si sono spezzate barriere. Circa 1500 poveri si sono poi ritrovati in uno dei saloni del Vaticano, seduti attorno a 98 tavoli apparecchiati per l’occasione, condividendo un pasto fraterno proprio con il Santo Padre. La sensazione di molti partecipanti è stata quella di un incontro che va oltre le parole, un momento di umanità che cancella le differenze e crea un legame profondo tra persone di provenienze diverse. Al termine del pranzo, Papa Leone XIV ha donato ai presenti frutta e cibo rimasto, chiedendo che venissero portati via come segno di condivisione e generosità. La vera emozione, però, secondo i testimoni, è stata quella di un’esperienza che rimarrà nel cuore per sempre. Un gesto che ha dimostrato ancora una volta che, attraverso la fede e la solidarietà, è possibile abbattere i muri dell’indifferenza e riscoprire la dignità di ogni persona, anche nelle condizioni più difficili.