Si è svolta ieri a Perdasdefogu nell’aviosuperficie Aliquirra la manifestazione “Il volo come terapia” dedicata ai ragazzi diabetici.

La collaborazione tra l’associazione Aliquirra, il reparto di pediatria dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei e la F.A.N.D Ogliastra (associazione nazionale diabetici) ha reso possibile la quarta edizione della manifestazione.

L’idea di fondere la passione per il volo e la sensibilizzazione al diabete nasce dall’incontro di Pietro Murgia, padre di Francesco giovane diabetico e la dottoressa Valeria Corona appassionata di volo, quattro anni fa mentre il ragazzo era ricoverato per l’esordio della malattia. “Col diabete” spiega Pietro “si è infranto anche il sogno di Francesco di diventare pilota”. La chiacchierata si concretizzata in questa bella iniziativa con un gran seguito di pubblico. Racconta la dottoressa Corona “ prima del volo si controlla che tutta la strumentazione sia a posto, come gli aerei, anche corpo del diabetico necessita di continui controlli per stare bene. Noi siamo i piloti del nostro corpo, con questo parallelo ci è piaciuto aprire la manifestazione”.

La presidente dell’associazione F.A.N.D. Francesca Greco si dice molto soddisfatta di questa intensa giornata, che ha visto appassionati di volo, diabetici e spettatori salire sugli aeroplani, messi a disposizione per l’evento, e scendere dai velivoli più felici di prima, “tutto ciò ci consente di capire molte delle esigenze dei diabetici, e di poter andare incontro ai loro bisogni” dice. L’edizione de “Il volo come terapia”, quest’anno si è unita all’annuale aeroraduno, riscuotendo grandi simpatie anche nell’ambiente aeronautico. Qualcosa di speciale è poi accaduto, durante il raduno, si è data la notizia di un finanziamento, ottenuto grazie alla collaborazione tra le associazioni, per il corso da pilota per un ragazzo diabetico. A prova e dimostrazione che non si deve mai smettere di sognare, Francesco avrà presto il suo brevetto di volo.

Un gesto di pura invidia rischia di costare caro a un operaio di Quartu Sant’Elena. L’uomo, colpito dall’eleganza di un suv lussuoso parcheggiato per strada, ha deciso di danneggiarlo con la chiave, lasciando un lungo graffio sulla fiancata del veicolo.

La proprietaria del mezzo è un’imprenditrice di Villasimius, che non aveva alcun legame né conti in sospeso con l’aggressore. Purtroppo per lui, all’interno dell’auto in quel momento si trovava il figlio della donna, che ha immediatamente bloccato l’autore del gesto fino all’arrivo dei carabinieri.

L’episodio, avvenuto nel centro cittadino, è già al vaglio delle autorità locali. L’operaio rischia ora una denuncia per danneggiamento aggravato, mentre la proprietaria del suv ha espresso tutta la sua indignazione per un gesto dettato unicamente dall’invidia.