Orrì. Sarbados duos turistas in mare

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Cagliari, ha visto coinvolte una decina di associazioni sportive in supporto, con attività a mare e a terra, e una settantina di volontari – tra cui molte famiglie e gruppi di giovanissimi. Sono stati raccolti 30 sacchi di spazzatura, soprattutto plastiche, reti, legno, vetro e lattine, affidati al servizio rifiuti urbani del Comune, con il supporto di Devizia. “Anche quest’anno non sono mancati i rifiuti – racconta Piera Pala, presidente della Fondazione MEDSEA – abbiamo trovato soprattutto lungo i frangiflutti e nei sentieri attorno a Marina Piccola”. A completare la lista anche rifiuti nautici come ancora e catene, ma anche batterie d’auto e abbigliamento.
“I rifiuti in mare rappresentano una minaccia diretta per la fauna marina – spiega Francesca Frau, biologa marina e responsabile dei progetti a mare di MEDSEA – perché vengono ingeriti o causano intrappolamenti, con conseguenze spesso letali. Ogni anno circa 11 milioni di tonnellate finiscono negli oceani: la plastica da sola costituisce l’80% dell’inquinamento marino e, senza interventi, la produzione potrebbe triplicare entro il 2060.”
Puliamo La Sella! rientra nella campagna PlasticFreeMed di MEDSEA, che mira a ridurre l’inquinamento da plastica nel Mediterraneo. Il tema è stato al centro anche della recente Conferenza ONU sugli Oceani di Nizza (UNOC).
“L’UNOC ha rilanciato l’urgenza di un trattato globale contro l’inquinamento marino – spiega Piera Pala, presidente MEDSEA – con obiettivi chiari: ridurre la produzione, eliminare i prodotti più dannosi, innovare nella progettazione e finanziare soluzioni efficaci. Noi di MEDSEA da anni agiamo sul campo con il ripristino degli ecosistemi, l’economia circolare costiera e iniziative partecipate come Puliamo La Sella! per costruire una nuova cultura della tutela del mare.”
L’assessora all’ambiente del Comune di Cagliari, Luisa Giua Marassi, in prima linea nella raccolta dei rifiuti di Puliamo la Sella!, ha ricordato che la tutela dell’ambiente non può essere delegata né affrontata a compartimenti stagni. “Serve una cooperazione continua tra cittadini, volontari, istituzioni e aziende – dice Giua Marassi -. Coordinare le iniziative in un calendario condiviso, con incentivi e riconoscimenti, è la chiave per promuovere partecipazione, responsabilità e senso civico. Educare, pulire e sensibilizzare devono diventare azioni sistemiche, non straordinarie. Solo così possiamo creare un esempio virtuoso, capace di generare ammirazione ed emulazione.”
Durante il clean up si è svolto anche il laboratorio di ecodesign per i bambini a cura di GluDaMare con l’artista Alessandro Torrisi. Pescetti di plastica e altri materiali assemblati con fantasia sono stati creati durante l’evento, a riprova che dai rifiuti può sempre nascere una nuova vita.
Con il patrocinio del Comune di Cagliari e il supporto di Motomar sarda, l’edizione 2025 di Puliamo la Sella! Ha visto la collaborazione di una rete di realtà sportive e associative del territorio tra cui: SeaScape Sardinia, SeaWorld Cagliari, Golfo degli Angeli, TuttinSUP, Savanzada Climbing Cagliari, Windsurfing Club Cagliari, Sardinia Tourist Guide, Olé Kayak e Apnea Tribune.