Santa Maria. Ispetàculu in regordu de Joyce Lussu
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Un drammatico e agghiacciante caso di cronaca ha portato alla luce la storia di una bambina di appena 12 anni che, nel tornare a casa, è stata vittima di violenza sessuale, scoprendo successivamente di essere incinta. Il grave episodio, avvenuto nel Sud dell’Isola, è emerso solo grazie alla sensibilità e al senso di responsabilità del personale medico, che ha innescato un’immediata inchiesta giudiziaria.
La vicenda, resa nota oggi da Francesco Pinna su “L’Unione Sarda”, vede al centro una ragazzina che avrebbe subito lo stupro mentre rientrava a piedi nella sua abitazione. Nonostante la giovanissima vittima avesse raccontato l’accaduto ai genitori, questi, dopo un consulto con il medico curante, avrebbero inizialmente deciso di non presentare denuncia alle autorità.
La terribile verità è venuta a galla solo alcune settimane dopo. La dodicenne si è recata in ospedale con i familiari a causa di alcuni malesseri, scoprendo in quell’occasione di aspettare un bambino. Di fronte alla delicatissima situazione e alla minore età della paziente, i medici della struttura ospedaliera hanno agito con prontezza e senso etico, segnalando immediatamente il fatto alle istituzioni competenti, facendo partire la macchina della giustizia.
Vista la giovanissima età, la Procura della Repubblica, attraverso il pool specializzato in “Persone fragili”, ha disposto l’interruzione della gravidanza. Gli accertamenti per risalire all’identità del presunto stupratore sono stati affidati alla squadra mobile.
Nelle prossime ore si attendono sviluppi cruciali: per accelerare le indagini e ottenere un possibile profilo genetico dell’aggressore, il pubblico ministero incaricato potrebbe aver disposto, durante la procedura di interruzione della gravidanza, l’acquisizione di materiale biologico.
Al momento, il racconto della vittima è al vaglio degli inquirenti, i quali stanno lavorando per verificare ogni dettaglio e dare un nome all’autore di un crimine di inaudita gravità.