Come ogni anno, nel mese di luglio, Arbatax si veste a festa per i tre giorni in onore della Madonna Stella Maris .

Il venerdì, come da tradizione, il programma prevede la sagra delle cozze alla marinara accompagnata da balli in piazza e dalla tanto attesa e ritrovata gara della pastasciutta. Proseguiremo sabato con la sagra del pesce fritto accompagnata dal preserata di Lollo e Gilberto e dallo spettacolo The crazy show e dal comico Gennaro calabrese.

La domenica invece, la giornata più attesa di questa festa, sarà dedicata ai festeggiamenti religiosi . Dalle 18.30 inizierà la processione per le vie del paese accompagnata da bellissimi gruppi folk come quello di Sennori, di Pirri, di Tortolì e di Lotzorai. Alle 19 il nuovo Vescovo d’Ogliastra Monsignor Antonello Mura celebrerà la Santa Messa preso il porto di Arbatax e a seguire ci sarà la tanto attesa e commovente processione in mare con il lancio della corona in onore di tutti i caduti. Alle 21.30 i gruppi folk si esibiranno al centro pesca in attesa del conclusivo spettacolo piromusicale. Oltre a questo per la domenica sono previsti eventi collaterali come l’infiorata in onore della Madonna a cura delle bravissime Infioratrici di Tortolì ,la gara di pesca e la veleggiata nelle acque del porto.

Affermano gli organizzatori: “Cogliamo l’occasione per ringraziare la popolazione che anno dopo anno ci permette di portare avanti questa bellissima festa e tutte le altre nostre iniziative e ringraziamo inoltre le autorità civili e militari che ogni anno collaborano con noi. Ci auguriamo sempre più attenzione da parte di tutti verso questa festa affinché possa crescere ancora e con lei tutto il territorio. Con grande impegno e sacrificio il nostro Comitato porta avanti da oltre 65 anni questa festa che ormai è uno degli eventi più attesi da tutti gli ogliastrini e non solo. Infatti, con nostra grande soddisfazione, ci giungono numerose attestazioni di stima e affetto da parte di tanti turisti che scelgono di programmare le ferie in concomitanza di questa festa”.

Nelle fredde e brumose sere che precedono il Natale, quando il fumo dei comignoli si mescola ai profumi di spezie e agrumi, le botteghe della città, siano esse reali o digitali, si riempiono di speranze. I mercanti moderni, armati non più di lanterne e cavalli ma di smartphone e pagine social, anelano a far crescere il proprio commercio come un abete che ogni giorno aggiunge un nuovo ramo verso il cielo.

Eppure, in questa grande metropoli digitale, piena di carrozze rumorose, insegne luminose e folle distratte, molti imprenditori confidano ancora che un semplice post, pubblicato con la timida speranza di un carolero solitario, possa risuonare alle orecchie del mondo intero. Lo immaginano elevarsi, leggero come un fiocco di neve, sopra il chiacchiericcio incessante delle strade social, raggiungendo miracolosamente nuovi clienti carichi di spirito d’acquisto.

Ma come il giovane Tim non può camminare senza stampella, così anche i contenuti organici (ovvero i post pubblicati senza nessun investimento economico) non possono reggersi da soli in un panorama dove ogni giorno migliaia di voci reclamano attenzione.

È la dura legge dell’algoritmo, un po’ simile a un austero contabile vittoriano: preciso, severo e del tutto insensibile alle buone intenzioni. Per quanto un contenuto possa essere bello, emozionante o ben scritto, senza un aiuto concreto spesso resta sommerso nella folla, come un canto sommesso perso nella nebbia londinese.

Ed è qui che appare, come lo Spirito del Natale Presente, la Sponsorizzazione.

Possente, luminosa, generosa, essa porta in sé il dono più prezioso: la possibilità di farsi vedere. Con un gesto simile a un benefattore che distribuisce monete ai bambini poveri, l’investimento in advertising apre porte, illumina vicoli bui, conduce il tuo messaggio nelle case, o meglio, nei feed di chi ancora non sapeva della tua esistenza.

Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste.

E poi c’è lui, misterioso e indispensabile: il remarketing. Egli svolazza come lo Spirito del Natale Futuro: silenzioso ma implacabile, torna da coloro che ti hanno già incontrato, ricordando loro che il tuo valore merita una seconda occhiata. Non è magia, è semplicemente dare una nuova possibilità a chi si era solo distratto.

Senza questo spirito di investimento, tuttavia, la bottega digitale resta come la casa cupa di Scrooge prima della redenzione: chiusa, isolata, invisibile alla città che brulica appena fuori dalla finestra. I post restano lì, come fantasmi del passato, pronti a bussare ma incapaci di farsi ascoltare.

Morale della storia:nel grande mercato del Natale digitale, chi vuole essere visto deve imparare a donare. Perché nulla cresce solo con i desideri: è l’investimento, illuminato, strategico e generoso che trasforma un semplice post in un vero miracolo di Natale.

Buon Natale passato, presente e, soprattutto, Futuro!