Omicidio Usai. Era presente una terza persona
Aldo Doa, muratore 56enne di Arzana, accusato dell’omicidio di Silverio Usai, il giovane freddato il 12 aprile a Tortolì con un colpo d’arma da fuoco, ieri si è presentato dinnanzi al Gip Nicola Clivio, difeso dall’avvocato Marcello Caddori. Fino

il luogo del delitto
Aldo Doa, muratore 56enne di Arzana, accusato dell’omicidio di Silverio Usai, il giovane freddato il 12 aprile a Tortolì con un colpo d’arma da fuoco, ieri si è presentato dinnanzi al Gip Nicola Clivio, difeso dall’avvocato Marcello Caddori. Fino a ieri ha trascorso le proprie giornate in carcere.
Le rivelazioni sono state sconcertanti. Doa e il suo avvocato hanno parlato di legittima difesa. La pistola, secondo la ricostruzione dell’accusato, l’aveva portata Usai e il colpo è stato sparato per errore durante la lite tra i due. Nella zona industriale di Tortolì, nel terreno di Doa dove il giovane Silverio pascolava il proprio cavallo incurante della rabbia del proprietario, ci sarebbe stata però una terza persona quella tragica sera. Un amico di Doa che quando ha visto la situazione precipitare è scappato via per poi presentarsi in caserma con un avvocato a raccontare tutto. Le indagini continuano tenendo conto di questi importanti sviluppi.

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Corsa contro il tempo: volo salvavita Cagliari–Milano per un neonato di soli cinque giorni

Un volo urgente, una speranza appesa al cielo, un neonato di appena cinque giorni in condizioni critiche ha attraversato l’Italia grazie all’intervento tempestivo dell’Aeronautica Militare, impegnata in una missione delicatissima tra Cagliari e Milano.
Corsa contro il tempo: volo salvavita Cagliari–Milano per un neonato di soli cinque giorni.
Un volo urgente, una speranza appesa al cielo, un neonato di appena cinque giorni in condizioni critiche ha attraversato l’Italia grazie all’intervento tempestivo dell’Aeronautica Militare, impegnata in una missione delicatissima tra Cagliari e Milano.
Il piccolo paziente, ricoverato al Policlinico “Duilio Casula” del capoluogo sardo, necessitava di cure immediate e altamente specialistiche disponibili presso l’IRCCS Policlinico San Donato Milanese: da qui la richiesta di intervento partita dalla Prefettura di Cagliari, trasmessa alla Sala Situazione di Vertice dell’Aeronautica Militare, che ha subito attivato il 31° Stormo di Ciampino. Per la missione è stato impiegato il nuovo G650, uno dei più recenti velivoli entrati in servizio nella flotta, alla sua prima operazione di trasporto sanitario urgente dopo essere già stato utilizzato nelle scorse settimane per missioni delicate come il trasporto di organi e personale medico. Il jet è atterrato all’aeroporto di Cagliari nel primo pomeriggio di ieri, ha imbarcato il neonato insieme a un’equipe sanitaria e ad alcuni familiari, ed è immediatamente decollato alla volta di Linate. Una volta atterrati nel capoluogo lombardo, il trasferimento è proseguito via terra verso la struttura ospedaliera specializzata di San Donato. Una corsa silenziosa ma carica di emozione, resa possibile dall’efficienza operativa dell’Aeronautica Militare e dalla sinergia tra istituzioni, in una gara contro il tempo per salvare una piccola vita appena iniziata. Dopo la missione, il G650 è rientrato a Ciampino, pronto a rispondere a nuove richieste di emergenza in ogni angolo del Paese.

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