elezioni

In occasione dell’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale di domenica 25 maggio 2014 è istituito il servizio di autenticazione delle firme dei sottoscrittori per la presentazione delle liste dei candidati.

Il Comune di Tortolì avvisa che è in corso l’autenticazione delle firme di sottoscrizione delle liste elettorali. Per i centri urbani che superano i 10mila abitanti, è richiesto un numero di 100 fino a 200 firme per ogni lista. La legge attribuisce la facoltà di svolgere la procedura al notaio, giudice di pace, cancelliere e collaboratore delle cancellerie del Tribunale, segretario della Procura della Repubblica, segretario comunale e provinciale.

I cittadini firmatari devono presentarsi davanti a una delle figure sopraindicate esibendo un documento di riconoscimento valido e non possono sottoscrivere più di una lista elettorale. In considerazione della mancanza di presidenti di provincia, sindaco, assessori e consiglieri comunali, il Comune di Tortolì può svolgere la procedura solo in presenza del segretario comunale, e nei seguenti orari:

-il martedì e mercoledì dalle 8 alle 14

-il giovedì dalle 8 alle 14 e al pomeriggio dalle 15 alle 18

-il venerdì e il sabato (giorni dedicati al ricevimento delle liste) non ci sono orari garantiti

Tutti gli altri giorni della settimana in orari extra la segreteria è disponibile dalle 8 alle 20 per firme collettive anche fuori la sede municipale di via Garibald.  Per informazioni telefonare allo 0782 600784 oppure al 3494156942

Retata in via Sassari: scoperto giro di prostituzione nel cuore della “zona rossa” di Cagliari.

Un’operazione condotta dalla squadra Mobile ha squarciato il velo su un’attività illecita che prosperava nel cuore pulsante di Cagliari, in pieno centro cittadino.

L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata su un centro massaggi cinese di via Sassari, un locale che, dietro la facciata di servizi benessere, nascondeva un ben organizzato giro di prostituzione.

La scoperta della squadra Mobile di Cagliari è stata fatta in un locale nella centralissima via Sassari, un’area nevralgica della città, peraltro compresa nella “zona rossa” istituita per arginare i fenomeni di criminalità e degrado intorno a piazza del Carmine. Proprio in questa zona ad alta sorveglianza, gli agenti hanno messo fine a un’attività che alimentava il sottobosco del meretricio.

A far insospettire gli agenti è stato il continuo via vai di uomini a tutte le ore del giorno, compatibile con attività diverse da quelle dichiarate. Gli investigatori della Sezione Criminalità Diffusa hanno così deciso di effettuare un’ispezione a sorpresa, e l’esito ha confermato i loro sospetti. L’irruzione della squadra Mobile ha rivelato immediatamente la natura del centro: l’accesso ha infatti permesso di accertando la presenza all’interno dell’immobile di un centro massaggi, con alcune stanze occupate da clienti in flagrante.

Le conseguenze penali non si sono fatte attendere. La denuncia è scattata nei confronti di due donne cinesi: l’accusa è di sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina. Le successive verifiche hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico di una delle due donne, identificata come la figura chiave nella gestione economica e logistica. Questa persona, infatti, fungeva da “cassiera” e si occupava dell’accoglienza dei clienti e della gestione dei pagamenti.

La seconda donna coinvolta, invece, è risultata priva di permessi di soggiorno: risultata irregolare sul territorio nazionale, è stata individuata come una delle donne dedite all’attività di “meretricio” all’interno della struttura, confermando che nel centro massaggi lavoravano delle prostitute.

Nel corso del controllo, gli agenti hanno compiuto un ritrovamento significativo. Nel corso del controllo è stato trovato un “tesoretto” in contanti, una somma consistente: ben 10.000 euro in contanti nascosti all’interno di un sottotetto realizzato in cartongesso. L’ingente somma è stata sequestrata come prova dei proventi illeciti. Non solo, le indagini hanno permesso di acquisire ulteriori elementi probatori, tra cui annunci pubblicati su siti specializzati riconducibili all’attività di prostituzione, che venivano utilizzati per attrarre la clientela. L’operazione della Questura di Cagliari segna un duro colpo a una delle sacche di degrado che l’Amministrazione sta cercando di bonificare nel centro storico.