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Non sono passati inosservati ai tortoliesi, i due anziani che da giorni vivono all’interno della propria auto.

Nessuno conosce il loro nome, nessuno sa da dove vengano. Eppure vederli durante la notte fermi all’interno dell’abitacolo della propria auto non lascia indifferenti. Sono stati avvistati più volte in queste giornate. Il parcheggio di fronte alla Asl sembra essere il luogo prediletto in cui trascorrere la notte. Alcuni però li hanno visti alla Capannina, altri a Monte Attu. Cercano un luogo tranquillo in cui passare le loro giornate.

Tra i tanti avvistamenti uno risale a tre giorni fa. “I due anziani sono venuti alle poste e necessitavano di un indirizzo per completare l’operazione” ci racconta un’impiegata delle Poste di Tortolì. “Alla mia richiesta i due, con uno sguardo che difficilmente dimenticherò, hanno spiegato di non avere un domicilio perché il padrone di casa li aveva sfrattati visto che non avevano i soldi per pagare l’affitto”.

La loro casa è la strada o meglio, la Fiat Punto turchese nella quale mangiano e dormono. Probabilmente quell’auto è l’unica cosa che hanno.

Intanto su Facebook si è messa in moto una gara di solidarietà. “La tristezza – scrive in un post Michela U. di Tortolì – è vedere, ogni qualvolta che rientro a casa, quella coppia, marito e moglie, che vivono all’interno della loro macchina! Ma è possibile che nessuno del Comune di Tortolì possa fare qualcosa per queste persone? Che magone, mi vengono le lacrime agli occhi…non si può arrivare a questo! Tutti vedono e nessuno fa niente”.

Intanto un’altra notte passerà per i due coniugi, senza un letto o un pasto caldo. Un quadro già visto e rivisto in questi anni di miseria, che purtroppo non accenna a voler mollare la presa e non risparmia nessuno.

La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Oristano, ha tratto in arresto un uomo di 36 anni, originario della Campania e residente nella provincia di Oristano, ritenuto responsabile di gravi episodi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Le vittime sono la moglie dell’uomo e i figli minorenni che la donna aveva avuto da una precedente relazione, uno dei quali con disabilità.

L’arresto è arrivato al termine di un’approfondita attività investigativa condotta dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile, che ha raccolto numerosi elementi di prova a carico del soggetto. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe costretto la moglie, per anni, a subire rapporti sessuali, anche con modalità violente, e avrebbe maltrattato ripetutamente i figli della donna con insulti, minacce e percosse.

La svolta è arrivata dopo l’ennesimo episodio di violenza: la donna è riuscita a fuggire da casa insieme ai figli, e si è recata presso la Questura di Oristano per denunciare i fatti, accompagnata da un’amica a conoscenza della situazione.

Dopo la denuncia, la donna – residente in Lombardia – ha lasciato l’isola insieme ai figli, trovando rifugio in una località sicura.

L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Le indagini proseguono per approfondire ulteriori aspetti della vicenda e verificare eventuali responsabilità aggiuntive.