Maurizio Loi, Seui

“E’ stata comunque una stagione fantastica”.

E’ stata un’ autentica beffa la sconfitta del Seui a Villanovatulo, in casa della capolista, dopo il vantaggio di Moi, annullato da due rigori assegnati dal direttore di gara ai padroni di casa. Ancor di più più è stato beffardo il destino per il fantasista Maurizio Loi, 26 anni di Ulassai, escluso dal big match per un fastidiosissimo infortunio muscolare. Per lui sei anni all’ Orrolese, uno a  Bari Sardo e Villanovatulo, due ad Ulassai e questo è il terzo anno a Seui.

“Sulla partita di ieri che dire? – afferma il centrocampista offensivo – una gran partita dei ragazzi contro un avversario sicuramente ostico. Partita a mio modo di vedere decisa  dall’arbitro con due rigori, di cui uno sicuramente inesistente. Certo c’e tanta delusione e recriminazione per i punti persi lungo il cammino, ma questo è il calcio”.

E continua: “Ora a 270 minuti dal termine della stagione, è complicato agganciare il treno play off, domenica forse  abbiamo perso l’ultimo treno utile. Ciò non toglie il fatto che è stata comunque una stagione fantastica, di alto livello nonostante le tante difficoltà e la poca fortuna. Per questo ci tengo a ringraziare la società, il mister e i nostri tifosi, sempre tanti in casa e in trasferta, ma sopratutto i miei compagni, un gruppo fantastico di amici. Per quanto riguarda la prossima stagione, vediamo un pò come andranno queste ultime tre gare. Il Seui giocherà comunque al massimo per vincerle e finire come merita questa stagione.”

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.