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Antonello Gregorini, presidente di Nurnet APS – la rete dei Nuraghi – ha rivolto una lettera aperta al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, presentando un progetto innovativo volto a gestire con responsabilità una questione delicata che coinvolge molti cittadini sardi: il possesso, spesso inconsapevole, di reperti archeologici ereditati da generazioni.
La proposta prevede la creazione di una piattaforma online, gestita da Nurnet.net, che consenta la restituzione anonima, volontaria e documentata di manufatti archeologici, molti dei quali tramandati prima dell’introduzione delle attuali normative di tutela dei beni culturali.
I punti chiave dell’iniziativa sono:
L’obiettivo è trasformare un problema in un’opportunità di recupero del patrimonio culturale diffuso, rafforzando il rapporto tra cittadini e Stato e salvaguardando la memoria storica della Sardegna. Gregorini sottolinea che, con il sostegno del Ministro, il progetto potrebbe diventare un modello nazionale e internazionale di restituzione partecipata e civica dei beni culturali, “un’iniziativa che farebbe fare bella figura al Governo, all’Italia e a tutti noi che l’abbiamo ideata e che intendiamo realizzare al meglio”.
Per restare in tema di grandi e importanti ritorni, domani, martedì 12 agosto alle ore 10:30, al chiosco sul mare di Su Siccu Dulcis a Cagliari, Nurnet APS presenterà al pubblico “Sa Curadora”, la piccola opera d’arte nuragica acquistata presso la casa d’aste londinese Christie’s grazie al contributo di oltre 150 donatori generosi. Contestualmente verrà illustrato il progetto MURME – il Museo della Restituzione della Memoria – di cui sopra. Per ulteriori informazioni e adesioni: NURNET APS – La Rete dei Nuraghi.