Massimo Cabitza

E’ ancora una volta Massimo Cabitza a regalare le emozioni più forti nella seconda tappa del campionato regionale di enduro tenutasi domenica scorsa a Perdasdefogu. Grande successo dunque per il moto club San Giorgio, che vede scendere in pista dodici piloti, tra i quali tre foghesini: Antonio Carta, Antonello Demontis e il pluripremiato Cabitza, anche in quest’occasione infatti capacità e determinazione l’hanno fatta da padrona portando il ventottenne foghesino a vincere l’Assoluta e la classe E2, la E 3 vinta da Cozzolino e la classe veteran conquistata da Fadda portano sul podio della classifica a squadre il moto club san Giorgio.

Le piogge della mattinata hanno reso il percorso “pesante” per cui si è resa necessaria una deviazione al secondo giro. Un percorso, quello tracciato da Gianluca Corgiolu, “da mondiale”, così è stato definito dal commissario e dal direttore di gara. Le prove, poste a breve distanza l’una dall’altra, hanno costituito una particolarità della competizione e hanno permesso la visibilità delle stesse da parte dell’ampio pubblico presente. Quest’ultimo inoltre essendo in linea ha fatto sentire la propria vicinanza ai piloti galvanizzandoli maggiormente.

Massimo Cabitza inizia a prendere il largo nella classifica, il mese prossimo a Iglesias dovrà confrontarsi con altri piloti italiani in quanto la terza e la quarta tappa del regionale sono state accorpate al campionato italiano, un’ottima occasione dunque per dimostrare ancora una volta il suo talento. La gara impegnativa e molto tecnica, ha riscosso un grande successo di pubblico, le strutture alberghiere sono state sommerse dalle prenotazioni, molti partecipanti e sostenitori sono stati indirizzati nelle strutture ricettive dei paesi limitrofi.

Si dice soddisfatta anche Silvia Serra tifosa, appassionata, tesserata al moto club San Giorgio, sua l’idea di premiare i piloti con prodotti tipici foghesini e artigianato e artigianato locale, seguirà anche lei il moto club nelle prossime tappe di gara. Tra circa un mese il regionale si sposterà dunque nel Sulcis. Le prime tre posizioni della classifica del campionato vedono Massimo Cabitza al primo posto, Pusceddu Riccardo (Moto club il Centauro ) al secondo posto, e al terzo Cozzolino Armando (Moto club san Giorgio).

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.