Antes Ogliastra Volley

“Che non sarebbe stato un weekend normale l’avevamo detto, che sarebbe stato così speciale l’avremmo solo potuto sognare e desiderare. E mentre il sabato ci ha regalato la prima vittoria con la serie C, tre punti che ci consentono di avvicinare le dirette contendenti e di lottare ancora per non retrocedere, la domenica ci ha consegnato il nostro primo titolo provinciale giovanile” esordiscono così i responsabili dell’Antes Ogliastra Volley, felici della vittoria ottenuta nel weekend.

Poiché i progetti hanno bisogno di verifiche costanti per verificarne la bontà, l’appuntamento di domenica rappresentava il primo obiettivo che la società del Presidente Ferrai si era posta al suo insediamento e arriva dopo appena un anno e mezzo di lavoro.

E se il risultato tecnico premia abbondantemente il duro lavoro svolto dai dirigenti, dai tecnici e soprattutto dalle ragazze, quello organizzativo è stato la classica ciliegina sulla torta. Tornare a vedere le tribune del Palazzetto di Via Santa Chiara riempirsi di tanti tifosi e ribollire di colori, suoni e passioni ha confermato che la strada è quella giusta. In molti, già trovano similitudini con i primi anni del fenomeno Airone.

La gara è stata avvincente, seppure nervosa e molto fallosa, come spesso sono caratterizzate le finali; la Sirio è apparsa in giornata storta in ricezione, seppure l’impressione è stata che difficilmente avrebbe potuto fronteggiare le biancorosse di casa, molto determinate a raggiungere le finali regionali.

Da segnalare la prestazione del capitano delle ogliastrine, Chiara Murru, premiata come migliore schiacciatrice e giocatrice della Final 4, mentre ad Alessandra Lobina è andato il premio per essere stata la miglior palleggiatrice.

Tra sughere secolari e panorami scolpiti dal tempo, nel cuore del Parco della Giara, scorre silenziosa una delle risorse più preziose dell’area: la sorgente di S’Ala Messi. Qui l’acqua emerge dalla roccia, regalando ristoro alla fauna locale e, in particolare, ai Cavallini della Giara, simbolo vivente di questo ecosistema unico.

Foto Parco della Giara

In un ambiente in cui la siccità può protrarsi per mesi, sorgenti come S’Ala Messi non sono soltanto corsi d’acqua: rappresentano veri e propri punti di equilibrio naturale, indispensabili per la sopravvivenza di specie che da secoli abitano questi territori.

Foto Parco della Giara

Per i cavallini, che si muovono liberi tra pascoli e boschi, la sorgente è una tappa vitale quotidiana, un luogo dove dissetarsi e rigenerarsi, ma anche un simbolo della forza di un ecosistema fragile ma sorprendentemente resistente.

Foto Parco della Giara

La protezione di questi luoghi non è dunque solo una questione di natura: è un impegno per conservare un patrimonio vivente, un microcosmo dove ogni goccia d’acqua conta e ogni sorgente ha il valore di una vita.