Il commissario Vincenzo Basciu

Il commissario straordinario Vincenzo Basciu scrive a Renzi: servono 600 mila euro per la ristrutturazione della scuola d’infanzia e primaria di Viale Monsignor Virgilio.

Il Comune di Tortolì raccoglie l’invito del neo Presidente del Consiglio Matteo Renzi per segnalare le scuole del territorio da ristrutturare. La richiesta del nuovo governo trova risposta immediata nell’amministrazione municipale ogliastrina che ha individuato un intervento urgente nel plesso scolastico che ospita la scuola dell’infanzia e la secondaria di primo grado di Viale Monsignor Virgilio. Il valore stimato dal Comune è di 600mila euro. L’edificio scolastico è stato segnalato dal commissario straordinario Vincenzo Basciu, con priorità assoluta.

L’edificio scelto dal Comune ospita tre sezioni della scuola e nove classi della secondaria di primo grado. Nato negli anni ’80 per la sua posizione centrale accoglie bambini che provengono da tutta Tortolì e in particolare dai quartieri di Zinnias e Monsignor Virgilio.

L’amministrazione comunale, che aveva già avviato una ricognizione sui dieci edifici scolastici, si è soffermata su questa richiesta di progettazione: “in un momento delicato per il bisogno che sentiamo d’intervenire nelle strutture scolastiche e per la carenza dei finanziamenti dello Stato – ha dichiarato Vincenzo Basciu – noi continuiamo a parlare di scuole e lo facciamo grazie a quest’opportunità con una programmazione concreta. L’occasione, se accolta del Governo statale, ci permetterà di fare dei grandi cambiamenti in una scuola importantissima per Tortolì”.

Nel’edificio è urgente avviare la sostituzione di tutti gli infissi, l’adeguamento dell’isolamento delle pareti esterne e  della centrale termica con rispetto delle norme di sicurezza e risparmio energetico. Importante per tutti i cittadini sarà poi l’abbattimento delle barriere architettoniche.

“E’ utile parlare sì di educazione ma anche di ‘cultura scolastica’ perché è vero che facciamo riferimento ad un intervento strutturale, ma studiare, imparare  vivere in una scuola efficiente e dignitosa per chi la frequenta e anche per chi ci lavora, migliora le relazioni, la nostra educazione, il senso di appartenenza, incoraggia la sana aggregazione intorno a valori positivi. Si dice che tutti questi aspetti tengano i ragazzi lontano dalla strada. Credo che li metta sulla strada giusta. Ecco perché deve essere una parte importante del nostro modo di ‘pensare la comunità’.

La ristrutturazione richiesta al Presidente del Consiglio potrebbe consentire di recuperare un deficit d’interventi nella scuola di Viale Monsignor Virgilio. L’edificio nonostante sia uno dei più recenti non era mai stata inserita in un programma di recupero che il Comune si augura possa essere accordato dallo Stato. I lavori potrebbero essere completati in circa 15  mesi.

Nelle fredde e brumose sere che precedono il Natale, quando il fumo dei comignoli si mescola ai profumi di spezie e agrumi, le botteghe della città, siano esse reali o digitali, si riempiono di speranze. I mercanti moderni, armati non più di lanterne e cavalli ma di smartphone e pagine social, anelano a far crescere il proprio commercio come un abete che ogni giorno aggiunge un nuovo ramo verso il cielo.

Eppure, in questa grande metropoli digitale, piena di carrozze rumorose, insegne luminose e folle distratte, molti imprenditori confidano ancora che un semplice post, pubblicato con la timida speranza di un carolero solitario, possa risuonare alle orecchie del mondo intero. Lo immaginano elevarsi, leggero come un fiocco di neve, sopra il chiacchiericcio incessante delle strade social, raggiungendo miracolosamente nuovi clienti carichi di spirito d’acquisto.

Ma come il giovane Tim non può camminare senza stampella, così anche i contenuti organici (ovvero i post pubblicati senza nessun investimento economico) non possono reggersi da soli in un panorama dove ogni giorno migliaia di voci reclamano attenzione.

È la dura legge dell’algoritmo, un po’ simile a un austero contabile vittoriano: preciso, severo e del tutto insensibile alle buone intenzioni. Per quanto un contenuto possa essere bello, emozionante o ben scritto, senza un aiuto concreto spesso resta sommerso nella folla, come un canto sommesso perso nella nebbia londinese.

Ed è qui che appare, come lo Spirito del Natale Presente, la Sponsorizzazione.

Possente, luminosa, generosa, essa porta in sé il dono più prezioso: la possibilità di farsi vedere. Con un gesto simile a un benefattore che distribuisce monete ai bambini poveri, l’investimento in advertising apre porte, illumina vicoli bui, conduce il tuo messaggio nelle case, o meglio, nei feed di chi ancora non sapeva della tua esistenza.

Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste.

E poi c’è lui, misterioso e indispensabile: il remarketing. Egli svolazza come lo Spirito del Natale Futuro: silenzioso ma implacabile, torna da coloro che ti hanno già incontrato, ricordando loro che il tuo valore merita una seconda occhiata. Non è magia, è semplicemente dare una nuova possibilità a chi si era solo distratto.

Senza questo spirito di investimento, tuttavia, la bottega digitale resta come la casa cupa di Scrooge prima della redenzione: chiusa, isolata, invisibile alla città che brulica appena fuori dalla finestra. I post restano lì, come fantasmi del passato, pronti a bussare ma incapaci di farsi ascoltare.

Morale della storia:nel grande mercato del Natale digitale, chi vuole essere visto deve imparare a donare. Perché nulla cresce solo con i desideri: è l’investimento, illuminato, strategico e generoso che trasforma un semplice post in un vero miracolo di Natale.

Buon Natale passato, presente e, soprattutto, Futuro!