Carol Bastianelli

Carol  Bastianelli  è nata a Milano il 19 settembre 1988. Professione: arbitro. Oggi vive a Tertenia e arbitra per la sezione di Tortolì. E’ una delle cinque donne  a livello regionale ad organico del CRA (comitato regionale arbitri) della Sardegna.

Questa è la storia di una ragazza patita di calcio che un bel giorno, in seguito ai continui incitamenti del padre Domenico (anche lui direttore di gara in quel di Milano), decide di seguire il corso per arbitrare all’età di 16 anni. L’amore per il pallone è talmente grande da riuscire a farle superare le difficoltà di conciliare gli impegni scolastici con il lavoro di arbitro: interi pomeriggi sui campi di allenamento a faticare, rinunce ai sabato sera con gli amici perché l’indomani c’è la partita che ti attende. Ma lo scoglio più grande da affrontare è sicuramente il pregiudizio maschile, espresso sempre dalla solita frase: “ Ecco una donna arbitro,questa non capisce nulla di calcio”.

Carol esordisce nella categoria giovanissimi provinciali nel gennaio del 2005. Quattro anni dopo si trasferisce in Sardegna e passa alla sezione di Tortolì. Si scontra così con una realtà calcistica sicuramente più “maschia” e in cui il calcio è anche antagonismo sentito fra comuni vicini. Ha all’attivo più di trecento gare arbitrate tra la prima categoria,giovanissimi provinciali, allievi regionali e nazionali.

Due settimane fa ha esordito in promozione nella gara Su Planu- Arbus diventando l’unico arbitro della sezione di Tortolì ad arbitrare in questa categoria. Tutti i giovani ragazzi che decidono di fare il corso di arbitro (gratuito e della durata di due mesi) sognano la serie A. E Carol? Il padre Domenico Bastianelli (arbitro in pensione) è abbastanza schietto: “Diciamo  che mia figlia ha sempre pensato alla serie A come una bella immagine surreale, consapevole delle tante difficoltà per raggiungerla. Di per sé non è mai stata un arbitro ambizioso, per lei è già stata una soddisfazione immensa arrivare ad arbitrare in promozione. Un obiettivo raggiunto..la sua serie A!”

Sardegna terra del vino: è vero oggi quanto era vero 60 anni fa.

Lo dimostra questo documentario Rai, pubblicato su Youtube da PMRec Sardinia.

A differenza di oggi però l’Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del “Continente”.

Ancora veniva usato da molti l’antico metodo della pigiatura, ma si iniziava a intravedere i barlumi del vino prodotto su scala industriale, oggi uno dei settori più attivi e fiorenti della Sardegna.