I disagi dei liceali arrivano sulla scrivania di Cangelosi. E’ denuncia.
Quaranta genitori esasperati, hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Tortolì, guidati dal maresciallo Marcello Cangelosi, contro le condizioni assolutamente inadeguate del caseggiato di via Antonio Scorcu, dove i loro figli ( iscritti ai licei e all’Iti) sono stati
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la lettera dei genitori
Quaranta genitori esasperati, hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Tortolì, guidati dal maresciallo Marcello Cangelosi, contro le condizioni assolutamente inadeguate del caseggiato di via Antonio Scorcu, dove i loro figli ( iscritti ai licei e all’Iti) sono stati trasferiti. Secondo il parere dei genitori, le aule destinate ai ragazzi non permettono un sereno svolgimento delle lezioni a causa delle scarse condizioni igieniche e della precarietà della struttura.
Motivazioni serie, spiegate in una lettera che sta facendo il giro del web: «Denunciamo lo stato igienico precario – scrivono gli agguerriti genitori – dei servizi igienici, delle aule, dei banchi. Inoltre la mancanza di sedie e di arredo scolastico atto a garantire il normale svolgimento delle lezioni. Lamentiano, oltretutto, la presenza di operai intenti in lavori di muratura, in presenza degi alunni. Invitiamo gli organi competenti a prendere provvedimenti in rispetto del diritto allo studio”.

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Cagliari, sferra un pugno alla moglie alla fermata del bus: 35enne arrestato

La donna è riuscita a chiamare i carabinieri a cui ha raccontato che le violenze da parte del marito duravano da almeno 3 anni.
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Questa mattina, i carabinieri della Sezione Radiomobile del Comando Provinciale di Cagliari hanno arrestato un uomo di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, dopo che aveva aggredito la moglie colpendola con un pugno alla fermata dell’autobus.
La richiesta di aiuto è arrivata al 112 dalla vittima stessa, che ha raccontato ai militari l’aggressione subita. Gli uomini dell’Arma hanno prontamente raggiunto e bloccato il 35enne, impedendo che la situazione degenerasse ulteriormente.
Dai successivi accertamenti è emerso che l’episodio di oggi non era isolato: la donna ha denunciato circa tre anni di vessazioni da parte del marito, tra minacce, controllo ossessivo del telefono e dei dispositivi elettronici e aggressioni fisiche.
Il 35enne è stato portato in carcere a Uta, mentre per la donna è stata attivata la rete di protezione e supporto messa a disposizione dalle istituzioni, garantendo assistenza psicologica e sociale.

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