Lerede esprime solidarietà a Lutzu: “Disprezzo per un’ azione vile e stupida”
Due bottiglie incendiarie sono state lanciate, l’11 settembre, nel giardino di Andrea Lutzu, funzionario quarantenne del Comune di Tortolì. Mentre sull’episodio indagano le forze dell’ordine guidate dal vice questore Cappetta, dalle pagine del proprio sito, l’amministrazione comunale tortoliese esprime solidarietà
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Vigili del fuoco in azione
Due bottiglie incendiarie sono state lanciate, l’11 settembre, nel giardino di Andrea Lutzu, funzionario quarantenne del Comune di Tortolì. Mentre sull’episodio indagano le forze dell’ordine guidate dal vice questore Cappetta, dalle pagine del proprio sito, l’amministrazione comunale tortoliese esprime solidarietà assoluta nei confronti del collega, vittima di questo atto intimidatorio.
“Atto spregevole da condannare senza riserve. Per quanto riguarda gli attentatori, meritano il disprezzo di tutta la comunità per un’azione vile e stupida. Il funzionario ha sempre svolto la sua professione con altissimo profilo, con una motivazione straordinaria tipica di chi ama il proprio lavoro e la città in cui ha scelto di vivere”. Lo ha dichiarato il sindaco Domenico Lerede, dopo aver appreso la notizia. “Non vi sono giustificazioni, quando si verificano questi episodi – ha aggiunto Domenico Lerede – è l’intera comunità ad essere offesa insieme ai suoi amministratori. Chiederemo una risposta decisa da parte dello Stato affinché siano sempre meno i casi in cui questi atti restano impuniti e siamo pronti a costituirci parte civile contro chi ha pensato di poter agire in questo modo ignobile”.
“I Comuni, – aggiungono tutti i componenti della Giunta municipale – sono il primo punto di riferimento istituzionale del cittadino, e sono impegnati nell’ascolto degli utenti. Gli amministratori in prima linea sono affiancati da collaboratori che svolgono il loro lavoro con dignità e affrontando momenti difficili per burocrazie e complessità della materia. Chi, nascosto nell’anonimato, turba queste dinamiche è un nemico dei cittadini”.
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Inaugurato a Mandas il MAMES: il primo Museo d’Auto e Moto d’Epoca della Sardegna

Il museo nasce dalla collezione personale di Attilio Mocci De Martis, professore universitario, zoologo e ornitologo.
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La Sardegna celebra un nuovo spazio dedicato alla memoria industriale e alla storia della mobilità europea: ieri, 20 dicembre 2025, ha aperto ufficialmente al pubblico il MAMES – Museo d’Auto e Moto d’Epoca della Sardegna – Attilio Mocci De Martis, in Via Dante 4 a Mandas. L’inaugurazione è iniziata con il taglio del nastro alle 11:30, dando ufficialmente il via a un progetto che unisce passione, cultura e patrimonio storico.
Il museo nasce dalla collezione personale di Attilio Mocci De Martis, professore universitario, zoologo e ornitologo, che ha trasferito la stessa rigorosità scientifica nella costruzione di una raccolta di vetture d’epoca. Ogni auto e moto custodita racconta non solo un modello, ma la storia di un’idea di bellezza, ingegno e design europeo, con particolare attenzione ai marchi francesi e ai modelli che hanno segnato la storia silenziosa della mobilità.
“La collezione di Mocci De Martis non è solo un insieme di vetture rare, ma un vero e proprio archivio vivente di cultura automobilistica europea,” spiegano gli organizzatori. “Ogni pezzo conserva il segno di una scelta precisa, frutto di paziente lavoro e passione, ora messa a disposizione di tutti, dagli appassionati ai curiosi.”
Durante le festività il museo sarà aperto con i seguenti orari:
Sabato 20 dicembre: 11-13 | 16-20
Domenica 21 dicembre: 9:30-19
Lunedì 22 e martedì 23 dicembre: 16-19
Venerdì 26 e sabato 27 dicembre: 16-19
Il MAMES rappresenta non solo la valorizzazione di una collezione privata, ma anche un gesto di fiducia verso il territorio, trasformando una passione individuale in patrimonio condiviso, capace di raccontare la storia dei motori e il tempo attraverso le forme e le innovazioni delle auto d’epoca.
Da questa collezione prende il via un viaggio nella memoria, nel design e nella tecnica che ora sarà accessibile a tutti, segnando un nuovo capitolo per Mandas e per la Sardegna.
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