La ex squadra di Zazzo vince il torneo.

Panificio Peddiu, primo classificato al memorial di Zazzo Melis.

Come in una bella favola, alla fine vince il torneo la sua squadra. In un’ atmosfera surreale, domenica 11 agosto a Villagrande si è disputata la finale del primo memorial cointitolato a Zazzo Melis. In finale la squadra dei tornei estivi, il Panificio Peddiu, vittoriosa per 4 a 2 sul Tonara, di Talloru, Floris, Mura, Piras e Pili. Con i tonaresi anche Daniele Salerno e Cristian Ferreli. Partita risolta da un goal di mister Cannas e da una tripletta di bomber Nieddu.

Grande è stata la partecipazione del pubblico e immense l’emozione e la commozione, perpetuatesi durante le premiazioni con la lettura di un pensiero da parte di Marco Floris e con il discorso finale di Michele Cannas.

Il torneo, durato un mese, organizzato e diretto da Daniele Guglielmi e Angelo Monni, ha visto la partecipazione di diciotto  squadre. Formazioni di Talana, Barisardo, Lotzorai, Baunei e Tonara, oltre alle villagrandesi.

Molte di queste, iscritte per l’amicizia che le legava ad Edoardo Melis, capace di lasciare in ogni persona incontrata anche solo per un istante, un ricordo indelebile e significativo.

Nella seconda puntata di “Freedom – Oltre il confine”, in onda stasera, domenica 6 luglio alle 21.20 su Rete 4, la squadra di Roberto Giacobbo fa nuovamente tappa in Sardegna per raccontare una delle storie più affascinanti dell’isola: quella di Carbonia, una città giovane, nata meno di un secolo fa con un destino preciso — estrarre carbone.

Il nome stesso sembrava segnare il futuro del paese, legato indissolubilmente alla fatica e al buio delle miniere. Ma Carbonia ha saputo trasformare quella che poteva sembrare una condanna in un’opportunità. Nata come città di fondazione durante il regime fascista, fu pensata per accogliere migliaia di lavoratori, diventando un vero e proprio esperimento sociale, unico nel suo genere in Italia.

Oggi Carbonia è un comune con una forte identità, che ha saputo fare i conti con il proprio passato senza rinnegarlo. Anzi, lo valorizza: le vecchie miniere sono diventate luoghi di memoria e cultura, simboli di una comunità che non ha dimenticato il sacrificio dei suoi minatori.

Roberto Giacobbo ci conduce nelle profondità delle gallerie della Grande Miniera di Serbariu, per farci vivere in prima persona le condizioni estreme in cui lavoravano gli uomini del carbone. Un viaggio nella storia, tra fatica, dignità e rinascita, per riscoprire un pezzo importante del nostro passato collettivo.