flyboard

“Vorresti solcare le acque come un delfino e poi spiccare il volo come Iron Man? Non volare con la fantasia… indossa subito un flyboard e mettiti alla prova”. Questa la nuova moda ogliastrina targata flyboard Sardinia.

Dalle spiagge di Las Vegas il flyboard arriva anche in Sardegna, presso il porto turistico di Santa Maria Navarrese.

Il flyboard è una tavola che permette la propulsione sott’acqua e in aria collegandosi  ad una moto d’acqua. Questo innovativo sport acquatico prevede il coinvolgimento di due persone: un istruttore specializzato che sulla moto d’acqua che gestisce la propulsione tramite l’acceleratore e l’utilizzatore del flyboard.  Questo metodo consente un apprendimento rapido e una grande libertà di movimento che dipende dall’inclinazione dei piedi.

L’inventore è il campione di Jet Ski marsigliese Franky Zapata, che dopo aver postato un video su you tube, visionato 2,5 milioni di volte nel giro di quindici giorni, ha trasmesso passione in tutto il mondo.

L’apprendimento di questo adrenalinico sport non è troppo arduo. Sono necessari circa dieci minuti per imparare le basi con un istruttore, per poi padroneggiare le manovre e comprendere il funzionamento delle propulsioni.

Il flyboard viene fornito completo di un kit di gestione elettronica, che permette il funzionamento della valvola a farfalla in PWC, interruttore di avviamento. Questo metodo consente una migliore precisione di volo e il suo uso intuitivo regala sensazioni eccezionali.

L’ideatore dell’iniziativa, titolare, responsabile e istruttore del brevetto global service è Antonello Cannas, 31 anni di Santa Maria Navarrese. “Una volta che le persone salgono non vogliono più scendere – afferma Cannas- siamo i primi in Sardegna ad erogare questo tipo di servizio a 90 euro, trenta in meno rispetto alla media nazionale. Tutto ciò per andare incontro ai turisti che hanno già a carico il rincaro dei traghetti”.

Un nuovo modo per divertirsi in mezzo al mare con tuffi spettacolari, divertenti e adrenalinici.

Il servizio è offerto ogni giorno, previa prenotazione, dalle 8.30 alle 19. Per info e prenotazioni  si può chiamare al 324 0949094 oppure scrivere all’indirizzo mail [email protected].

Una passeggiata come tante nella caletta di Capo Pecora si è trasformata in un salvataggio eroico che ha commosso l’Italia intera. Protagonisti un bambino e suo padre, che hanno trovato una tartaruga marina intrappolata in una fune legata alla pinna, vittima dell’inquinamento umano.

Il piccolo, vedendo l’animale soffrire, ha subito chiesto al padre di chiamare la Capitaneria di porto, ma il telefono non aveva campo. Senza esitazione, il bambino ha tagliato la corda e preso in braccio la tartaruga, camminando a lungo verso un punto di mare pulito e calmo. La tartaruga, apparentemente consapevole delle buone intenzioni, non si è dimenata e alla fine è stata rimessa in acqua, nuotando verso il largo. Il pianto iniziale del bambino si è trasformato in gioia, mentre la tartaruga riprendeva la sua libertà.

Le immagini del salvataggio, diffuse sui social, hanno rapidamente fatto il giro del web, trasformando i due protagonisti in veri e propri eroi del giorno per la sensibilità ambientale. Un gesto che ricorda quanto l’inquinamento rappresenti una minaccia costante per la fauna marina e sottolinea l’importanza di educare i più giovani al rispetto della natura.

Papà e figlio hanno mostrato con semplicità quanto un piccolo atto di coraggio e attenzione possa fare la differenza, diventando una lezione di vita sulla cura e la tutela dell’ambiente.