Una veduta di Tortolì

Tortolì all’avanguardia per la mobilità sostenibile, i servizi sanitari online e l’energia, al secondo posto nell’Isola nella graduatoria stilata da Between.

 “La nostra cittadina sta conquistando primati turistici e di sostenibilità ambientale a livello nazionale, per nulla scalfito dai tempi difficili, dalle stagioni di crisi, in particolare da quella in corso. L’indagine condotta da Between è un’ulteriore conferma di ciò che ripetiamo da tempo: Tortolì sta diventando sempre più la meta desiderata dai turisti, nel caso specifico si trova nella classifica stilata dalla società milanese che, da undici anni, realizza l’Osservatorio sull’innovazione tecnologica nelle città”. Così il sindaco di Tortolì Domenico Lerede, ha commentato i risultati del monitoraggio riportato ieri da Il Sole 24 ore. La classifica, ha incoronato Bologna, Milano e Roma, in Sardegna Tortolì è seconda solo a Cagliari.

La graduatoria delle città intelligenti ha tenuto conto di centocinquanta indicatori, raccolti in nove grandi aree tematiche: reti Wi-Fi, fibra ottica e servizi Mobile, sanità elettronica, multimediale e servizi web, scuola digitale e servizi multimediali, trasporto pubblico e privato, pagamenti elettronici, servizi online, mobilità alternativa auto elettriche, car sharing, piste ciclabili, efficienza energetica, risorse naturali, gestione rifiuti, qualità dell’aria e risparmio idrico e energie rinnovabili .

“I nostri cardini – ha affermato Paolo Stochino – sono la collaborazione, l’integrazione dell’offerta e le nuove tecnologie collegate all’ambiente. L’appuntamento di Tortolì con questa nuova filosofia è continuamente rinnovato dalle risposte che ci danno i cittadini, una tappa stimolante di un percorso di modernizzazione complessiva della cittadina guidato dal Comune che oggi ancora di più non intende abdicare questo ruolo di primo piano”. In proposito l’assessore ha ricordato che è in via di perfezionamento “Tortolì 4us Foràs” nato per creare una serie di percorsi preferenziali, piste ciclabili, itinerari ciclo pedonali, interventi di “traffic calming” per aumentare in maniera significativa la propensione all’uso della bici ed alla pedonalità all’interno del territorio comunale.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.