A Lanusei si lavora per il prossimo campionato.

Lanusei 2012-2013

Archiviato con un quinto posto il campionato appena concluso, il Lanusei sta già programmando il prossimo. Ed è un inizio con il botto. Manca solo l’ufficialità, ma la squadra ogliastrina nella stagione 2013 – 2014, potrà contare sull’argentino Cristian Viani, un autentico top player.

Alla guida del Lanusei ci sarà per il terzo anno consecutivo Francesco Loi, 38 anni di Loceri, al suo undicesimo anno in panchina. Allenatore giovane, nella sua bacheca campionati di alto livello e due promozioni ( Castor, Cardedu ). Tecnico carismatico, mister Loi ha le idee chiare per il prossimo campionato.

Quali gli obiettivi per il futuro?

Il nostro obiettivo è un campionato di vertice, anche se non sarà facile. La Promozione è molto difficile, con squadre blasonate ed attrezzate per primeggiare. Campionato imprevedibile, soprattutto per via della regola del fuori quota. Purtroppo questa regola penalizza realtà paesane come le nostre, dove non è semplice trovare ragazzini validi. Cosa molto più semplice nella zona di Cagliari, che pesca giovani dai paesi limitrofi. Quest’anno si è smosso qualcosa. La società è orientata a valorizzare al massimo il settore giovanile. L’anno prossimo avremo tre squadre giovanili che parteciperanno ai vari tornei regionali.

Riassetto del settore giovanile, ma non solo.

C’è stato un cambio di rotta, un cambio di gestione. Un riassetto societario con l’entrata di nuovi dirigenti, giovani e ambiziosi. L’aria che si respira è positiva, c’è tanta voglia di fare ed entusiasmo, già dalle prime riunioni fatte nelle ultime settimane. Una voglia matta di far bene, proseguendo la strada iniziata due anni fa. Il progetto è ambizioso. Daniele Arras farà il dirigente a tempo pieno, Renato Asoni sarà il direttore generale, Fabio Piras (ex Taloro) sarà il nuovo direttore sportivo. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico Antonio Carta sarà il mio vice, mentre Massimo Pisu sarà il preparatore dei portieri. La macchina organizzativa è ben oleata, l’impianto e tutte le strutture e le attrezzature messe a disposizione degli atleti sono ottimali. Ci sono tutti i presupposti per continuare a far bene.

Come sarà il prossimo campionato per il Lanusei?

Sicuramente mi aspetto un campionato difficile, come lo è stato quello appena concluso. Il progetto che si sta creando è nuovo, c’è tanto entusiasmo e motivazione. Negli ultimi tre anni il Lanusei è stata la società ogliastrina che ha ottenuto il miglior piazzamento nel campionato di Promozione. Sicuramente anche quest’anno partiamo per fare un torneo di vertice. Sarà dura, perché ci sono altre squadre che si stanno attrezzando. Pula, Carbonia, Quartu 2000, Ferrini a quanto si sente si stanno muovendo benissimo in tema di mercato. Il Tortolì, con il ritorno di Roberto Ibba, sicuramente punterà in alto. Il Narcao e il S. Antioco si stanno rinforzando. Ci aspetterà un girone di ferro, con sei, sette squadre in lotta per il titolo e i posti play off.

Oggi vi proponiamo un quiz non molto facile ma con a supporto una foto meravigliosa che rappresenta la prima giostra a cavalli della Sardegna. Siamo nel 1920 e tutto il carrozzone dei divertimenti arrivava direttamente da Parigi: la famiglia che lo portò è ancora impegnata in attività di divertimento e intrattenimento. Avete capito chi sono? Ovviamente i famosi Duville. Ecco un po’ di storia e la risoluzione del quiz.

Ci troviamo a Decimomannu e quella che si sta festeggiando con la giostra di Pol Duville è Santa Greca. Nel 1920 la Festa di Santa Greca a Decimomannu accolse una novità destinata a rimanere nella memoria collettiva: la prima giostra a cavalli in Sardegna, portata da Pol Duville e da sua moglie Adelasia Dell’Innocenti, in arrivo da Parigi. Un segno di come la celebrazione della Martire sia sempre stata non solo evento religioso, ma anche occasione di incontro popolare e festa di comunità.

Foto di Massimo Duville

La devozione a Santa Greca, giovane cristiana vissuta nel IV secolo e martirizzata sotto Diocleziano, affonda radici profonde. La tradizione racconta le torture inflitte alla ragazza – i tre chiodi conficcati nel capo e la successiva decapitazione – per costringerla a rinnegare la fede.  La santificazione ufficiale avvenne il 30 settembre 1928, ma la devozione popolare aveva da tempo consolidato la centralità della Santa nella comunità. A lei sono dedicate tre ricorrenze: il 12 gennaio, il 1° maggio (in concomitanza con la partenza del pellegrinaggio di Sant’Efisio) e soprattutto l’ultima domenica di settembre, la grande festa nota come Sant’Arega Manna.

Il momento più suggestivo dei riti è la vestizione del simulacro, ricoperto di preziosi monili d’oro, seguita dal rito de s’Incontru tra la statua e le reliquie portate in processione dagli Obrieri e dalla Confraternita. I fedeli scendono anche nella camera ipogeica sotto la chiesa, ritenuta il luogo della prigionia e delle torture della Santa.

Alla componente religiosa si è sempre affiancata quella popolare: bancarelle, spettacoli, canti, balli e degustazioni, in un intreccio di devozione e festa che ha reso Santa Greca un punto di riferimento per Decimomannu e per l’intero Campidano. Non a caso, già agli inizi del Novecento, i cagliaritani accorrevano in massa con spirito goliardico, come ricorda il folklorista Raffa Garzia in un antico mutettu:

«A Sant’Arega andeus / cun totu sa cambarada; // e impari ndi torreus / cun sa conca segada.»
(“Andiamo alla festa di Santa Greca / con tutta la brigata; // e ne torniamo assieme / con la testa rotta”).

La festa di Santa Greca rimane così un simbolo di identità, memoria e comunità, capace di rinnovarsi nel tempo senza perdere il legame con la propria storia.