Importante iniziativa promossa dalla Biblioteca comunale di Arzana

Importante iniziativa quella promossa dalla Biblioteca comunale di Arzana in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Nord Ogliastra e con Oleaster Servizi Culturali Integrati Tortolì-Arbatax. Per tutto il mese di maggio, infatti, all’interno dei locali della Biblioteca comunale di Arzana, verranno organizzate numerose giornate di lettura dedicate ai bambini della Scuola Primaria e dell’Infanzia.

Si comincerà il 6 maggio alle ore 11.00 con la presentazione e la lettura di tre libri per bambini ricchi di spunti per sviluppare l’intelligenza e la fantasia dei più piccoli: “Papirofobia”, “Le confessioni di un gatto Killer” e “Pidocchi”. Giovedì 9 alle ore 10.30, cura dell’Associazione Libriforas, verrà letto il libro “La valigia delle filastrocche”, per i bambini dai 3  ai 4 anni, con replica martedì 14 sempre alle 10.30 per i bambini dai  4 anni e mezzo ai 6 anni. Lunedì 20 maggio, alle 9.30, ci sarà la presentazione del libro “Quando avevo paura del buio”, destinato ai bambini dai 3  ai 4 anni, mentre un’ora più tardi, alle 10.30, verrà letta l’opera “Chi semina raccoglie”, adatto ai bimbi dai  4 anni e mezzo ai 6. Entrambe le due opere sono a cura di Francesco Moroni.

L’ultimo giorno dell’iniziativa, lunedì 27 maggio doppia lettura del libro “L’alfabeto delle emozioni” curato sempre dallo scrittore Francesco Moroni, prima lettura alle ore 9.30 per i bambini dai 3  ai 4 anni e alle 10.30 per i bambini dai  4 anni e mezzo ai 6 anni. Le giornate di lettura sono aperte non solo ai bambini, ma anche ai genitori e agli adulti che vorranno assistere come pubblico alle varie letture.

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.