Si chiama “La fabbrica dell’acqua” l’iniziativa promossa dal CEAS Parco Carmine di Elini per l’anno scolastico 2012/2013  rivolta ai bambini della scuola primaria per i quali s’intende creare un occasione di riflessione e di formazione al fine di diffondere una “cultura dell’acqua” quale bene indispensabile a tutte le attività umane. Il progetto, in collaborazione con il Nodo In.F.E.A. (Informazione Formazione Educazione Ambientale) della Provincia dell’Ogliastra, nell’ambito delle attività di educazione e di diffusione di una cultura ambientale volte a promuovere e incentivare i comportamenti e le politiche di sviluppo sostenibile, si articola diverse fasi: una lezione da due ore svolta in classe con visione guidata di immagini e video sulle tematiche del progetto (descrizione del percorso dell’acqua a partire dal corpo idrico, potabilizzatore, abitazioni, impianto di depurazione, personalizzato e adattato alla realtà di ogni singolo paese dell’Ogliastra; usi e consumi dell’acqua potabile; descrizione dei comportamenti corretti per un consapevole risparmio idrico); un incontro da quattro ore in classe per la realizzazione di cartelloni, laboratori manuali, e giochi didattici. Gli obiettivi principali che il progetto intende perseguire sono i seguenti: 1- Conoscenza le risorse idriche della Provincia dell’Ogliastra; Analisi della situazione e la gestione delle risorse idriche nella Provincia dell’Ogliastra; 3- Cambiamento  dei comportamenti legati all’uso dell’acqua per renderli più sostenibili nel rispetto delle esigenze locali e globali.  Il progetto verrà svolto con la collaborazione dei Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità della Provincia dell’Ogliastra che operano nel territorio, ossia CEAS di Elini, CEAS di Tortolì, CEAS di Ulassai, CEAS di Urzulei, CEAS di Perdasdefogu.  Il primo incontro con scuola primaria di Elini si è svolto martedì 26 marzo 2013, ma nei prossimi appuntamenti verranno coinvolte le altre scuole primarie di Arzana, Ilbono, Lanusei e Loceri.

Una donna spagnola di 73 anni è stata arrestata all’aeroporto di Alghero dopo essere atterrata da un volo Ryanair proveniente da Barcellona.

La donna, fermata per un controllo dagli agenti della Polizia di Frontiera e del commissariato locale, ha mostrato evidenti segni di nervosismo e fornito dichiarazioni contraddittorie.

Accompagnata all’ospedale per accertamenti radiologici, è emerso che aveva ingerito 64 ovuli di cocaina, per un totale di 1,15 kg. L’arresto è stato convalidato dal gip del tribunale di Sassari, che ha disposto la custodia cautelare in carcere: la 73enne si trova ora detenuta a Bancali.