Gli Ogliastrini scrivono a Babbo Natale PARTE II
Il Natale sta arrivando e il 2012 volge al termine: tra meno di un mese, quest’anno pieno di avvenimenti passerà il testimone al 2013. E mentre i più piccini si accingono a scrivere (o dettare) la letterina con la lista
Il Natale sta arrivando e il 2012 volge al termine: tra meno di un mese, quest’anno pieno di avvenimenti passerà il testimone al 2013. E mentre i più piccini si accingono a scrivere (o dettare) la letterina con la lista dei propri desideri a Babbo Natale, ci domandiamo: cosa scriverebbero i nostri ogliastrini più grandicelli in una ipotetica letterina destinata al barbuto portatore di doni? Cosa vorrebbero trovare sotto l’albero di Natale? Le lettere di questa settimana arrivano da quattro cittadini ogliastrini: Giuseppe Loddo, Fulvio Michele Seoni, Margherita Musella e Sebastiano Pili.
Giuseppe Loddo, 31 anni, imprenditore presso Bike Town, Tortolì
Caro Babbo Natale, vorrei che d’ora in poi si considerasse con più rispetto l’ambiente e la meravigliosa terra che è l’Ogliastra: il mare cristallino, le montagne che ogni giorno ci offrono tramonti mozzafiato e profumo di libertà. Il regalo che oggi chiedo a te, Babbo Natale, è che io possa mettere in atto la voglia che ho di cambiare, di tirare su la testa, di diventare grande. Vorrei offrire alla mia gente acqua limpida da bere, vorrei dare spazio alle persone che amano camminare e pedalare. Vorrei regalare ordine e pulizia a coloro che mi vengono a trovare, vorrei proporre onestà e serietà a chi lavora e vorrei che le nuove idee fossero stimolo utile a crearne di nuove e non risorse da plagiare. Vorrei che la mia città cambiasse, capendo che il luogo e il momento giusto per farlo sono il “qui ed ora”. I piccoli gesti, esempi ed atteggiamenti sono il vero punto di partenza. La mia terra ha tanto da offrire: vorrei che i miei concittadini aprissero gli occhi su questo.
Fulvio Michele Seoni, 29 anni, Consulente circuito Sardex Sardegna Centrale, Arzana
Caro Babbo, per quest’anno vorrei mi regalassi il cenone e la festa di Capodanno in Ogliastra al porticciolo turistico, nei pressi del futuro Museo universitario del mare Mediterraneo, di fronte ai fuochi artificiali che risplenderanno sul capo Bellavista nel campus universitario dell’ex zona militare. Non vedo l’ora poi, di fare mattina assieme agli amici e amiche nel bellissimo scenario avveniristico delle sale panoramiche della vecchia cartiera, per poi recarci a fare colazione sulla terrazza di Santa Maria Navarrese, per guardare dall’alto le navi della Flotta Sarda che saluteranno l’alba del nuovo anno con le loro potentissime sirene nello struggente panorama tra Arbatax e l’isolotto.
Margherita Musella, 54 anni, organizzatrice del Caffè Letterario e scrittrice per passione, Arbatax
Ho tardato a scriverti perché in questi giorni ero impegnata nella preparazione del nuovo incontro al Caffè letterario e, fra un pensiero e l’altro, ti volevo scomodare per chiederti l’attenzione per questa bella realtà a cui tengo tanto e che cresce pian piano. Però c’era qualcosa che mi frenava: pensavo che il dono da chiedere sarebbe dovuto essere davvero speciale. Perché vedi, io ci credo davvero in te… e tu lo sai, visto che non è la prima volta che ti scrivo. Ecco, stavo pensando che vorrei, poiché siamo tutti affamati di gentilezze, che tu aprissi il cuore e il cervello alle persone e ci infilassi quest’idea: “da oggi voglio essere più gentile con colui che mi passa accanto, chiunque esso sia “.
Sebastiano Pili, 34 anni, disoccupato, Tortolì
Caro Babbo Natale, ti chiedo che in futuro ci sia più lavoro anche per noi disabili e più servizi adatti a noi, come pedane per il nostro passaggio all’interno di edifici pubblici e pullman (quelli dell’Arst, per esempio, non sono dotati di pedane e il nostro accesso è praticamente impossibile), strade con più scivoli e marciapiedi più larghi.

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