Il delitto d’onore in Sardegna: una storia vera
Nuova fatica letteraria per Simonetta Delussu, nota insegnante e scrittrice tertenese. Dopo aver scandagliato le tematiche inerenti alla stregoneria e ai riti funebri sardi, eccola tornare alla ribalta con un argomento altrettanto particolare: il delitto d’onore. Ha appena visto la
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Nuova fatica letteraria per Simonetta Delussu, nota insegnante e scrittrice tertenese. Dopo aver scandagliato le tematiche inerenti alla stregoneria e ai riti funebri sardi, eccola tornare alla ribalta con un argomento altrettanto particolare: il delitto d’onore. Ha appena visto la luce editoriale, infatti, il libro intitolato “Il delitto d’onore in Sardegna: la storia di Irene Biolchini”. La Delussu racconta in queste pagine una storia vera e drammatica. E lo fa analizzando la società del tempo (1923) e i risvolti psicologici ed emotivi della vita di Irene Biolchini, una giovane donna di Tertenia che viene abbandonata dal proprio fidanzato durante la gravidanza e che quindi sente di dover riparare l’offesa subita. Racconta la scrittrice, che anche questa volta ha scelto di pubblicare con la casa editrice La Riflessione: “Le donne disonorate pulivano l’onta col loro sangue, ma Irene sa che morendo perderà non solo la sua vita ma anche quella del figlio che porta in grembo. Quindi decide di imparare a sparare, trovandosi un maestro d’eccezione: Samuele Stocchino, la tigre d’Ogliastra. Con lui stabilirà un patto d’amicizia che durerà tutta la vita. In un pomeriggio freddo e uggioso di ottobre, armata di tutto il coraggio che solo una madre con un carattere indomito può avere, Irene affronta Domenichino e con un colpo secco alla fronte lo uccide”.

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Poldino e Leo, due nuvolette recuperate in mezzo a una strada denutriti e pieni di zecche: cercano una famiglia

Leo e Poldino si trovano in Sardegna ma per una buona adozione possono viaggiare anche in centro e nord Italia. Chi desidera contribuire alle loro cure può contattare il rifugio al 3334312878 o scrivere a [email protected].
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Una scena che sembrava uscita da un film, e invece è accaduta realmente. Una signora, rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, si è trovata davanti a una situazione del tutto inaspettata: due minuscoli ciuffetti bianchi le sono corsi incontro in mezzo alla strada. Erano due cuccioli, smarriti e malconci, come due topolini spaesati in cerca di aiuto.
Nel tentativo di evitarli, la donna ha sterzato d’istinto ed è finita in un canale. Qualche danno alla macchina, qualche botta anche per lei, tanto, tantissimo spavento. Nonostante tutto, la sua priorità non è mai stata se stessa.
«Non ha esitato nemmeno un secondo – raccontano commosse le volontarie del rifugio LIDA di Olbia – è uscita dall’auto e, con una forza incredibile, è riuscita a recuperare quei due piccoli. Aveva una ruota scoppiata, ma non si è fermata: li ha messi al sicuro e li ha portati da noi. Per noi è un gesto di grande amore».
I due cuccioli, due maschietti di circa quattro mesi, sono arrivati al rifugio spelacchiati, infestati da pulci e affetti da rogna. Ma vivi, e con un futuro che ora può cambiare. «Li abbiamo chiamati Leo e Poldo – spiegano – sono fragili, ma dolcissimi. Hanno bisogno di cure e di tanto amore».
Il rifugio lancia un appello per chiunque voglia dare una mano concreta: «In questo momento abbiamo bisogno urgente di cibo Mini Puppy della Royal, altamente nutriente e digeribile, perfetto per cuccioli debilitati come loro. Ogni piccolo aiuto può fare una grande differenza».
Chi desidera contribuire può contattare il rifugio al 3334312878 o scrivere a [email protected].
Per le donazioni online: http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Per spedizioni di aiuti materiali:
LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori
Via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale per il 5×1000: 01976050904

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