In passato l’unico modo di cavalcare per le donne che indossavano gonne ampie e pesanti era quello di montare in sella tenendo entrambe le gambe da un lato. Un’immagine lontana, quasi da cartolina, adesso che la monta all’amazzone è solo una specialità di alcune prove di dressage. I tempi cambiano, infatti, insieme ai costumi e alle mode, e oggi l’ippica e l’equitazione sono diventati gli unici sport al mondo in cui uomini e donne competono insieme e alla pari. Sarà per questo che molte ragazze, anche in Sardegna, si stanno avvicinando con entusiasmo al mondo dei cavalli a tal punto in ogni paese nascono competizioni per sole donne.

Questo è il caso di Arzana, dove il Centro Ippico Monte Idòlo e il Centro Equestre Taloro di Fonni, organizzano per sabato 22 settembre la “Prima Gimcana Femminile a Cavallo”. La competizione sarà divisa in due categorie, bambine e adulte, e consisterà in una gara di velocità e di abilità su un percorso a ostacoli in parallelo.

Al termine della prova, il campo di esibizione verrà aperto anche ai cavalieri che sfileranno insieme alle ragazze eseguendo dei fantastici caroselli a tempo di musica. Lo spettacolo, interamente gratuito, avrà inizio alle ore 16.00 presso l’impianto sportivo Sturrusè di Arzana.

Nonostante fosse la terza manifestazione contro il genocidio che si sta compiendo a Gaza in pochi giorni, a Cagliari hanno partecipato al corteo di questa mattina, 10 mila persone. Allo sciopero generale hanno aderito in tantissimi e molte scuole del capoluogo sono rimaste chiuse. Pochi disagi invece per quanto concerne i trasporti.

Foto di Claudia Sarritzu

Un serpentone lunghissimo da piazza del Carmine fino al Consiglio regionale per dire stop al massacro di civili e alla pulizia etnica dei palestinesi.

Slogan e canti hanno accompagnato il corteo che si è poi fermato in via Roma sotto al parlamento regionale. Tanti i fischi rivolti alla politica nazionale e locale. Sì è chiesto una maggiore risposta in termini di boicottaggio e una completa interruzione dei rapporti con Israele.

Foto di Claudia Sarritzu

A manifestare uomini e donne di ogni età. Tantissimi studenti e studentesse e altrettanti bambini e bambine. Un fiume umano che ha voluto gridare anche in questa occasione che Cagliari sta dalla parte del popolo oppresso e lontana anni luce dalle scelte governative che ci vedono tra i pochissimi paesi al mondo che ancora non hanno riconosciuto lo Stato della Palestina.