Grande sorpresa per gli amanti della bicicletta. Sabato 25 agosto, alle 20.00, il giovane tortoliese Giuseppe Loddo aprirà i battenti di Bike Town, per regalare agli appassionati delle due ruote una vastissima gamma di servizi e prodotti. All’interno della ciclofficina di Via Iosto 3/A a Tortolì ( a soli due passi da Corso Umberto) i clienti potranno tenere costantemente sotto controllo le condizioni della propria bici. Tra i servizi offerti, la regolazione dei freni meccanici, la revisione di forcelle e ammortizzatori, la centratura delle ruote e la personalizzazione della bicicletta.  Bike Town si occuperà del lavaggio e dell’asciugatura del veicolo e della visita biomeccanica per una posizione in sella sempre corretta. Gli amanti della discesa potranno contare sulla disponibilità di un fuoristrada UMM da otto posti, dotato di carrello porta bici, che li condurrà all’interno della natura selvaggia e incontaminata del territorio ogliastrino. Sei i percorsi “tutti da divorare”: Arzana Freeride, Talana Monte Olinie ponte Coa’e Serra, Santa Maria Freeride, Cala Luna Via Margine, Cal’a Sisine Via Su Irove Longu e Portu Cuau. A questo punto non resta che montare in sella e andare in Via Iosto a dare un’occhiata. Noi non mancheremo!

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.