Ciao Marcella! Presentati ai lettori di Vistanet.

Ho ventisette anni, vivo a Milano dove lavoro come personal trainer in uno dei club VirginActive. Madre di Tortolì ( paese dove sono cresciuta) e padre di Tonara…sono fierissima di essere un “ruspante” mix Ogliastra-Barbagia! Mi definisco una ragazza testarda, passionale e tollerante.

Dalla Sardegna a Milano. Cosa ti ha indotta a trasferirti?

Credo il desiderio di mettermi alla prova, di confrontarmi con realtà più grandi e articolate. Sono partita sola, senza avere a Milano punti di appoggio o riferimento. Ma è stato tutto molto naturale. Forse perchè lo desideravo ardentemente…o forse perchè sono piuttosto incosciente!

Oltre allo sport, quali sono i tuoi interessi?

Amo molto la recitazione, la lettura e la scrittura. Mi piace scrivere piccole poesie, che però tengo solo per me.

Hai una linea invidiabile. Cosa fai per mantenerti in forma?

Ovviamente amo fare attività fisica, tanto da averne fatto un mestiere. Poi non bevo, non fumo e mangio sano. A dire il vero cucino pietanze un pò da casa di riposo…le buone forchette mi metterebbero al rogo!

Single o fidanzata?

Innamoratissima!!

Descrivici la tua giornata ideale.

Dovrebbe essere lunga, intensa e piena di tutto ciò che mi piace: allenamento, amici, il mio lui, letture, qualche ora di sana solitudine e un’incognita! Il fattore x ci vuole sempre, io lo chiamo “variabile-vita”.

Cosa conta nella tua vita?

Quello che più conta nella mia vita è rimanere fedele a me stessa, tenere vicino al cuore gli affetti e non perdere mai ( e dico mai) l’ironia e l’entusiasmo.

Hai mai pensato ad una carriera nella moda?

Mi piacerebbe…mai dire mai.

Hai alcune esperienze teatrali alle spalle. Calcherai di nuovo il palco?

Certamente. Ho intenzione di riprendere a breve. Recitare è liberatorio e costruttivo. Interpretando altre personalità trovo strade per conoscere meglio me stessa.

Progetti per il futuro?

Migliorarmi sempre, non arrendermi di fronte a nulla e non accontentarmi mai.

 Foto di Vanessa Zan

 

 

A 850 metri di quota, vicino alla storica villa Piercy, si erge un tasso millenario alto 15 metri, con un tronco cavo di oltre 7,7 metri di circonferenza. Questo sempreverde, noto come “albero della morte”, deve il soprannome alla tassina, una sostanza mortale presente in ogni parte della pianta, tranne nella polpa rossa dell’arillo.

Gli arilli, inizialmente verdi e poi di un rosso vivo, sembrano dolci bacche, ma racchiudono un seme altamente tossico. Le sue foglie aghiformi sono verde scuro sopra e più chiare sotto; la corteccia, rossastra, si sfalda con l’età.

Cresce lentissimo, ma può vivere per millenni: il suo tronco cavo e i ricacci che lo rivestono gli conferiscono un aspetto da albero delle leggende, affascinante… e pericoloso da troppo vicino.