Voglia di divertimento, di sano sport, di natura incontaminata? La risposta a queste esigenze la offre il Comune di Baunei, che per questa primavera-estate ha organizzato un calendario di eventi sportivi che accontenta davvero tutti i gusti e testimonia la voglia di fare e sperimentare che ha l’Ogliastra di questi tempi. Fino al 16 giugno, infatti, siamo tutti invitati a partecipare con cadenza settimanale ( ogni weekend) agli appuntamenti tematici del cosiddetto “turismo attivo”. Molti gli sport e le discipline in programma: Fuoristrada, Trekking, Speleologia, Ippoturismo, Kayak, Mountain Bike, Free Climbing, Diving.

E ci sono anche parecchie agevolazioni: i baunesi hanno pensato a tutto. Infatti, tutti i partecipanti alla stupenda iniziativa “Baunei un mare di montagna” avranno diritto ad uno sconto del 10% sul prezzo di listino di tutti gli alberghi e i ristoranti del Comune di Baunei e una Fidelity Card che permetterà di avere uno sconto del 5% presso i negozi ed attività commerciali di Baunei e Santa Maria Navarrese aderenti all’iniziativa.

Dopo gli appuntamenti dedicati al trekking e alla speleologia, ecco le prossime tappe:

13 Maggio

IPPOTURISMO al Centro Equestre Golgo

Battesimo della sella e percorsi a cavallo nell’altipiano del Golgo. INFO 0782 615330.

19 Maggio

MOUNTAIN BIKE: Itinerario per Cala Sisine con rientro in barcone. Due percorsi. INFO 0782 615330.

20 Maggio

MOUNTAIN BIKE: Itinerario Supramonte – Irbiddotzili e discesa verso il mare. Inedita discesa FR/enduro per i biker più esperti in questa disciplina lungo il sentiero di trekking a Porto Cuau con rientro in gommone. INFO 0782 615330.

26 Maggio

FREE CLIMBING Santa Maria Navarrese. Battesimo della parete e presentazione dela Guida di Arrampicata Sportiva “Pietra di Luna”. INFO 0782 615330.

27 Maggio

FREE CLIMBING: Villaggio Gallico (strada per Pedra Longa). Arrampicata in parete al Villaggio Gallico. INFO 0782 615330.

2 Giugno

Secondo Raduno “Donna in Fuoristrada”. Partenza dal Porto Turistico di Santa Maria Navarrese, tour nel Supramonte di Baunei e arrivo a Golgo. INFO 342 3621604

2 – 3 Giugno

DIVING E KAYAK. Immersioni di gruppo nello splendido fondale della costa di Baunei. Escursione in Kayak lungo la costa. INFO 0782 615330.

9 – 10 Giugno

BAUNEI: evento culturale “Artes e Tastus”: artigianato, tradizione ed enogastronomia nel centro storico di Baunei. INFO 0782 615330.

14 – 15 – 16 Giugno

GARA INTERNAZIONALE di Rally in Mountain Bike INFO 0782 615330.

In Sardegna, il pane non è mai stato solo cibo. È sempre stato simbolo, rito, ingegno. Tra i tanti pani che affollano la straordinaria tradizione sarda – dal carasau al civraxiu, dal frattau al pistoccu – ce n’è uno che affonda le radici in un tempo così lontano da sembrare mitico: Su Pan’Ispeli, il pane di ghianda. Citato persino da Plinio il Vecchio, scrittore dell’antica Roma, nella sua enciclopedia “Naturalis Historia”, viene descritto come “un pane impastato con argilla del quale si nutrono i Sardi”.

Questo alimento antico risale al Neolitico e nasce in un contesto di fame e sopravvivenza. Quando il grano scarseggiava, le donne sarde guardavano alle querce, generose di ghiande mature. La raccolta era attenta: si sceglievano solo quelle ben sviluppate, simbolo di forza e nutrimento. Ma non bastava raccoglierle: le ghiande andavano sbucciate, lessate e poi depurate con un rituale tanto antico quanto affascinante.

L’acqua della bollitura veniva filtrata attraverso uno strato composto da argilla, erbe aromatiche e cenere. Questo non solo serviva a eliminare le sostanze amare e tossiche, ma aveva anche un significato profondamente spirituale. In epoca primitiva, in Sardegna era fortissimo il culto della Dea Madre, divinità della terra e della vita. L’argilla, considerata il suo sangue, aveva un valore sacro: cibarsi di quel pane significava ricevere protezione ultraterrena e conquistarsi un posto nell’aldilà.

Una volta cotte e purificate, le ghiande venivano ridotte in una sorta di “polenta” densa, modellata in pezzi, poi asciugata lentamente al sole o nel forno. Il risultato era un pane dal colore scuro, quasi nero cenere, con un sapore intenso e inaspettatamente gradevole. Nonostante la sua origine umile, Su Pan’Ispeli era tanto apprezzato che continuò a essere preparato e consumato in Ogliastra fino agli anni ’50 del Novecento.

Oggi, il pane di ghianda è quasi scomparso, ma resta uno dei simboli più potenti dell’ingegno e della spiritualità antica della Sardegna: un cibo che nutriva il corpo e, secondo chi lo preparava, anche l’anima.