Arabax Club. Per gli amanti della nightlife un gioiello. Lo staff della discoteca più esclusiva dell’ogliastra, dimostrando serata dopo serata grande abilità nel regalare ai propri clienti momenti indimenticabili, conduce in consolle i migliori dj sulla piazza nazionale. Quella appena trascorsa è stata una settimana di fuoco per il popolo della notte locale: inutile chiedersi “che si fa stasera?” o “dove andiamo?” perchè all’Arabax ogni sera è SPECIALE !

Venerdì scorso subito due special guests di eccezione: in console ecco il duo emiliano che ha fatto ballare l’Europa, Maurizio Nari e Ronnie Milani. La loro electro-house li ha resi celebri a livello internazionale negli ultimi anni, anche con una serie di collaborazioni con altri dj come Christian Marchi, ricoprendo la veste di “remixer”. I due fanno agitare braccia e gambe al pubblico in pista, scatenando energia e suoni che neppure la pioggia è stata in grado di fermare. La settimana è proseguita con la classica vigilia di ferragosto. calorosissima la partecipazione del pubblico, fantastico il contributo di Sandro Murru e del suo DJ set. Un’esplosione di energia e colori, così come lo spettacolo pirotecnico offerto ai presenti che da tocco in più alla serata. Quindi, un nuovo successo per il club, incastonato nella suggestiva cornice delle rocce rosse, le cui sorprese però, non finiscono qui!

Mercoledì emerge un nuovo appuntamento nella settimana Arabax Club, lo Schiuma Party. Un evento diverso, fresco, che sa di estate. Nessuno vi fermerà all’ingresso quando vi presenterete in costume da bagno e infradito. La schiuma, lanciata sul pubblico in pista si tinge di mille colori, ed è festa! Una serata fuori dagli schemi, e per questo subito apprezzata.

Venerdì poi due nuovi special guests di eccezione: direttamente dalle discoteche più gettonate del Nord Italia, ecco prendere posto davanti al mixer il vocalist Franchino e il deejay Mario Più. Forse Franchino più di tutti è stato in grado di rinnovare il suo stile musicale durante anni così cangianti come i settanta, ottanta e novanta, sperimentando una nuova concezione di musica elettronica. Le note escono veloci dalle casse del Club, e colpiscono uomini e donne in pista, i corpi si muovono a tempo senza fermarsi fino all’alba.

Sono state serate eccezionali quelle offerte a chi ha deciso di scegliere Arabax. Una settimana di impegno e di sfide per chi ha permesso che ciò si realizzasse.

Ogni settimana qui, è una settimana di fuoco.

A Cagliari, tra gli anni ’80 e ’90, era considerata una vera istituzione. Il suo nome non serviva: bastava dire “la Polacca” e tra i candidati alla patente correva un brivido. Ingegnere della Motorizzazione Civile, esaminatrice inflessibile e dalla fama quasi mitologica, era nota per una severità che molti paragonavano – non senza una punta di ironia – a una rigida educazione siberiana.

Autoscuola Mercedes, attiva a Cagliari dal 1963 al 2011, in via Palomba. Foto concesse da Gianluca Matta e condivisa nel gruppo Cagliari Tra Passato e Presente

Svolgere il test pratico sotto il suo sguardo era un’esperienza che in tanti ricordano come un incubo, un percorso a ostacoli in cui ogni errore, anche il più piccolo, poteva decretare la bocciatura. Passare l’esame con lei, invece, era considerato un autentico miracolo, qualcosa da raccontare con orgoglio agli amici.

Celebre una delle sue frasi ricorrenti, pronunciata proprio nel momento in cui, dopo aver passato al setaccio ogni manovra, decideva di concedere l’agognato “sì”: “Spero di non incontrarti mai per strada.”
Parole secche, dirette, che anticipavano l’istante in cui il giovane candidato doveva firmare subito il verbale, quasi temendo che lei potesse cambiare idea da un momento all’altro.

Via Palomba, autoscuola Mercedes, anni ’70, vicino al calciatore Nenè, il titolare Salvatore Matta, uno dei pionieri di questa attività. Foto di Gianluca Matta, condivisa nel gruppo Cagliari Tra Passato e Presente

Ancora oggi, a distanza di decenni, la “Polacca” e suo marito – anche lui ingegnere della Motorizzazione – continuano a vivere nei ricordi di intere generazioni di cagliaritani. Intorno alla loro figura aleggia un piacevole alone di mistero, alimentato dai racconti, dalle leggende metropolitane e dalle risate nostalgiche di chi, alla fine, quel temuto esame lo ha superato davvero. Una pagina indelebile della storia popolare della città.